"Sanità pubblica: un imprescindible misuratore di civiltà"
SIENA. Da FP CGIL di Arezzo, Siena e Grosseto riceviamo e pubblichiamo.
“La FP CGIL di Arezzo, Siena e Grosseto riconferma l’impegno a sostegno dei lavoratori della Sanità con atti concreti, che dimostrano serietà e coerenza nel lavoro svolto. Un impegno di cui, in maniera indiretta, beneficeranno anche i cittadini.
In questi ultimi mesi abbiamo lavorato molto, confermando la nostra volontà di essere una forza presente nei posti di lavoro, capace di governare i difficili momenti che stiamo attraversando sia da un punto di vista generale che locale.
La stabilizzazione del precariato storico è solo uno dei tanti punti fondamentali per il rilancio della sanità pubblica di cui andiamo fieri. Ora bisognerà concludere le procedure di arruolamento di questi lavoratori che, lo ricordiamo, hanno già le competenze e le professionalità necessarie, acquisite in anni di precariato.
Abbiamo davanti molte sfide, compresa la reinternalizzazione di settori della sanità che, è ormai sotto gli occhi di tutti, con la cessione esterna, hanno perso di efficacia ed hanno aumentato i costi della sanità regionale, gravando sulle tasche dei contribuenti e sulle spalle dei lavoratori.
Dal punto di vista locale, dopo aver chiuso un importante accordo sui tempi di vestizione, stiamo portando avanti la sempre verde battaglia sulle dotazioni organiche, sulle quali la situazione attuale è virata dal codice giallo al codice rosso, per usare un linguaggio consono alla sanità.
Abbiamo aperto una serie di tavoli di trattativa, dalla mobilità alla mensa, dall’organizzazione dei dipartimenti alla richiesta di visibilità dei progetti aziendali di breve e medio termine, e su questi tavoli ci confronteremo anche col supporto fondamentale della RSU che verrà definita a giorni.
Riteniamo che il CCNL possa dare un grande contributo con il superamento della cosiddetta ‘Legge Brunetta’ e con il superamento del Jobs Act al di là delle varie fake news fatte girare, e sistematicamente smontate, da chi pensa solo ai privilegi di pochi.
Come Funzione Pubblica abbiamo la grande responsabilità, che vorremmo condividere con il governo della Regione Toscana e con la Usl Toscana Sud Est, di dare risposte certe alla cittadinanza ed ai lavoratori e alle lavoratrici della Sanità. La sanità pubblica è una conquista di civiltà, un diritto civile ed un dovere morale che tutti noi dovremmo essere fieri di difendere e rilanciare. E’ uno dei misuratori del grado di umanità e coscienza imprescindibile in un paese che si voglia definire moderno, capace, solidale.
La sanità pubblica non è un costo, è una ricchezza”.