La segretaria nazionale era a Siena per l'inaugurazione della nuova sede del sindacato
SIENA. (a. m.) Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, parlando con i giornalisti a margine della inaugurazione della nuova sede provinciale di Siena, ha sostenuto: “Il reddito di cittadinanza mi sembra sia una proposta molto fumosa, molto costosa. Non è ancora definita la platea – ha proseguito – e soprattutto questo rapporto tra reddito di cittadinanza e lavoro, per noi indispensabile, non si capisce ancora come si può realizzare. I nostri giovani chiedono anzitutto il lavoro, lo chiede il nostro Paese, al nord, al centro e anche al sud”.
Furlan, riguardo alla situazione dell’occupazione al Sud, ha ricordato che “ogni anno proprio dal nostro Sud migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze, dopo una vita di sacrifici per studiare, sacrifici fatti dalle loro famiglie, sono costretti ad andare all’estero a portare la loro conoscenza, la loro voglia di fare, di costruire per il futuro. Per i giovani – secondo la sindacalista – non basta il reddito di cittadinanza, loro chiedono giustamente lavoro. E quindi a partire anche dal sud il tema delle infrastrutture e della innovazione, dei fatti veri per creare le condizioni del lavoro e’ per noi la priorità assoluta”.
“Quando finalmente il governo si deciderà a convocare i sindacati e credo tutte le parti sociali per confrontarci sulla nuova finanziaria presenteremo una nostra piattaforma preparata unitariamente con la Cgil e la Uil. La nostra piattaforma la discuteremo in tutti i nostri direttivi unitari nei territori, nei luoghi di lavoro per portare al governo le scelte, le proposte del mondo del lavoro che noi rappresentiamo. Non c’è ancora alcuna data per la convocazione – ha precisato la sindacalista – però, spero che avvenga presto. Nel frattempo ci attrezziamo per costruire dal basso, ascoltando i nostri iscritti e i nostri delegati, proposte importanti per il futuro del paese”.
“Il Def risente di una vista troppo corta nelle scelte”. E’ la netta critica quella di Anna Maria Furlan,a proposito del programma del governo. Secondo la segretaria generale della Cisl “manca una visione per il futuro del paese, che presuppone investimenti forti per quali occorrono maggiori risorse. Se si facesse questa scelta anche il dialogo con l’Europa potrebbe essere più costruttivo”.
La priorità, secondo Furlan, è “anzitutto quella di investire sulle infrastrutture di cui c’è un bisogno enorme. Ma il nostro paese deve anche investire sulla conoscenza, sulla innovazione, sulla ricerca. La grande debolezza del Def è proprio questa: si investe troppo poco sulle leve della crescita e dello sviluppo, le uniche che possono creare nuovi posti di lavoro”.