SAN GIMIGNANO. C’è un carcere in Toscana che ha una cronica carenza di personale che si attesta intorno al 40%, non sappiamo se è un record italiano, ma certo ci si avvicina.
Su una sua particolarità però, il carcere di San Gimignano, non teme confronti, è l’unico in Italia che non è allacciato ad un acquedotto pubblico e usa acqua dei pozzi. L’acqua comunque non manca ai agli agenti di Polizia Penitenziaria, quando piove gli arriva direttamente dall’alto, tante e gravi sono le infiltrazione nelle postazioni di servizio cui si sopperisce, si fa per dire, piazzando secchi per la raccolta.
Nel carcere di San Gimignano anche fare pipì non è problema da poco, i bagni di 3 piani su 4 sono infatti inutilizzabili. C’è anche dell’altro, nel report (leggi) inviato alle autorità competenti dalla delegazione della Fp Cgil che nei giorni scorsi ha visitato il carcere e c’è, soprattutto, la richiesta “di intervenire in tempi brevi, perché è davvero umiliante lavorare in ambienti in cui ti piove addosso e dove non è possibile nemmeno soddisfare un bisogno fisiologico”.
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