SIENA. Le sigle sindacali FISMU, FVM e SMI della USL SUDEST TOSCANA intendono esprimere un sincero apprezzamento per il metodo di lavoro adottato dalla nuova Direzione Generale della USL Sudest, e giudicano positivo il metodo di confronto e collaborazione che si sta consolidando tra Azienda USL e Amministrazione Comunale di Siena.
I due soggetti, responsabili della tutela della salute del Cittadino, devono necessariamente interagire e condividere i principi su cui fondare i modelli organizzativi, in questo contesto auspichiamo che anche le organizzazioni sindacali delle varie categorie interessate intendano operare con lo stesso spirito costruttivo.
E’ opportuno comunque ricordare che l’introduzione dell’ambulanza infermieristica, in sostituzione dell’ambulanza medicalizzata di Siena, è avvenuta nel luglio scorso dopo vent’anni di certificato buon servizio con unica motivazione legata alla carenza di personale
Medico.
Le obiezioni delle organizzazioni sindacali mediche, a suo tempo evidenziate, sono sempre state legate ai presupposti addotti a giustificare il cambiamento ma sono sempre state espresse nel rispetto delle altre professioni sanitarie e volte a tutelare esclusivamente l’interesse del paziente. Ovviamente i Medici, come sempre, sono a completa disposizione dell’Azienda e non hanno mai avuto intenzione di ingaggiare nessuno scontro interprofessionale. Ciò premesso è però necessario ribadire quello che è evidente nella letteratura internazionale e anche secondo semplici modelli valutativi legati al buon senso:
– l’equipe di soccorso avanzato più adeguato ad erogare la miglior performance è costituito da medico e infermiere supportati da volontari adeguatamente formati;
– il concetto di lavoro in equipe richiede che i soggetti coinvolti abbiano chiaro il concetto della sinergia e, soprattutto, abbiano consapevolezza del proprio ruolo;
– Medico ed infermiere non sono due risorse interscambiabili, bensì due figure professionali oggettivamente diverse e complementari che, soprattutto in un sistema di emergenza urgenza, possono essere utilizzate sia in equipe che in autonomia, definendo con attenzione
il modello organizzativo con cui utilizzarli a seconda del proprio ruolo;
– ogni confronto tra i medici “neolaureati” previsti dalla Regione Toscana ad integrazione dell’organico dei medici 118 con gli infermieri definiti “esperti” è assolutamente pretestuoso e inaccettabile. È del tutto evidente che è una formazione specifica adeguata al ruolo che rende “esperto” un medico o “esperto” un infermiere.
In conclusione queste organizzazioni sindacali vogliono prendere le distanze dal tentativo di innescare un conflitto interprofessionale da parte di alcuni soggetti nelle ultime ore su mass media e social network.