SIENA. Di seguito la nota delle Segreterie di Coordinamento di Banca Monte dei Paschi Siena
“Dopo anni di sacrifici, impegno e dedizione i lavoratori del Monte meritano certezze sul loro futuro ed esigono rispetto. Le scelte sbagliate fatte ai “piani alti”, che in pochi anni sono riuscite a sgretolare secoli di storia, hanno gravato sui dipendenti della banca. Soltanto grazie alla loro professionalità e abnegazione siamo riusciti a mantenere il legame con i territori e la fiducia dei clienti.
Le donne e gli uomini del Monte hanno dimostrato di avere una resilienza e un attaccamento all’azienda fuori dal comune e non ci stanno ad essere screditati da chi non sa guardare alle persone dietro ai numeri.
Ci riferiamo a un’intervista rilasciata a Formiche.net dove uno dei soliti più o meno noti CEO di una SIM ha dichiarato che i dipendenti di Banca Monte dei Paschi hanno adottato un sistema di “gestione del credito clientelare”, tanto pericoloso e fuori dalle regole da condurre addirittura la Banca nell’attuale situazione. Come se non bastasse ha incalzato dicendo che, considerando questi presupposti, sarà difficile per i Montepaschini integrarsi in Unicredit ed educarsi ad un modo di fare banca più sano.
Riteniamo che, data la loro gravità, queste dichiarazioni debbano essere valutate in tutte le sedi opportune.
I lavoratori del Monte in questi anni hanno dimostrato di essere all’altezza di ogni sfida: non si sono mai fermati o scoraggiati, anche nei periodi più difficili. Hanno pagato le conseguenze di scelte e decisioni che partivano dall’alto e ne hanno ammortizzato le conseguenze indossando la bandiera della loro azienda (la banca più antica del mondo) anche nei momenti bui.
Nonostante lo scenario avverso, grazie al loro impegno, il Monte ha chiuso l’ultimo semestre in positivo, superando le attese degli analisti. I clienti sono rimasti al Monte proprio grazie ai lavoratori che non hanno mai ceduto, ci hanno creduto ogni giorno e lo fanno ancora. Hanno subìto piani industriali basati prevalentemente sul taglio dei costi, piani che hanno spuntato le armi invece di affilarle, ma i lavoratori hanno combattuto ancora con la loro etica, la loro correttezza e l’attaccamento ai clienti e alla banca.
I dipendenti del Monte esigono rispetto. Chi dice di stare dalla parte dei dipendenti del Monte deve dimostrarlo adesso con i fatti e non con leparole”.