Gabriele Coppi: “Lavoro agricolo è dignità, non sfruttamento”

SIENA. “Il lavoro agricolo è dignità, non sfruttamento”. Lo sottolinea Gabriele Coppi, Segretario della Fai Cisl di Siena a proposito dei recenti episodi di sfruttamento in agricoltura emersi dalle indagini della Procura di Firenze. “Il caporalato è una vergogna che mina la dignità dei lavoratori e sfrutta i più vulnerabili. Non possiamo accettare che, in una società civile, esistano ancora condizioni di lavoro inaccettabili” aggiunge. La Toscana, purtroppo, non è esente da questi fenomeni, nonostante le produzioni di qualità che caratterizzano la nostra regione. Il caporalato sfrutta la fragilità di molti lavoratori, spesso immigrati in condizioni di fragilità, danneggiando l’intero settore.
“Per contrastare questa piaga – sottolinea Coppi – abbiamo formalmente richiesto alla Prefettura di Siena e alla Direzione Provinciale INPS di Siena di istituire la Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e la convocazione della relativa riunione di insediamento. La sezione rappresenta uno strumento importante per creare una rete di supporto e sensibilizzazione, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro e promuovere pratiche agricole che rispettino i diritti di tutti i lavoratori. Il suo compito principale sarà quello di favorire una maggiore responsabilità collettiva nella lotta contro il caporalato, contribuendo a costruire un sistema agricolo più equo e sostenibile. Il fenomeno si annida maggiormente nel sistema degli appalti, dove si creano le condizioni per lo sfruttamento” aggiunge ancora Coppi.
A livello nazionale, la Fai Cisl da tempo, ha attivato il numero verde “SOS Caporalato” 800 199 100, un canale sicuro e gratuito per denunciare situazioni di sfruttamento.
“È necessario garantire che nessun lavoratore, specialmente i più vulnerabili, venga sfruttato o lasciato indietro. Solo così possiamo costruire un sistema agricolo più giusto e sostenibile”, conclude Coppi.