La Banca si impegna ad un confronto costante e ad un coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali su contenuti e obiettivi del Piano Industriale
SIENA. Dai Coordinamenti Banca Monte dei Paschi riceviamo e pubblichiamo.
“Il procedimento avviato unitariamente dalle scriventi OO.SS. contro la Banca per comportamento antisindacale si è chiuso con un verbale di conciliazione tra le parti in cui la Banca si assume una serie di impegni utili a “normalizzare” le relazioni sindacali, deterioratesi negli ultimi mesi.
Sui distacchi decennali in Fruendo, la Banca si è dichiarata disponibile ad avviare, sin da subito, una fase di confronto che preveda l’illustrazione del Contratto di Rete e tutti gli aspetti ad esso connessi, quali la durata, il perimetro e il trattamento dei distacchi, nonché – nel caso si giunga ad un accordo – le verifiche annuali concernenti l’andamento e la permanenza delle condizioni dei distacchi anche al fine di una loro eventuale cessazione.
Sulla procedura di chiusura filiali, la Banca si è dichiarata disponibile, sin da subito, a prolungare la fase di consultazione e confronto sino al 23 Novembre. Fino a quel momento, non si darà esecuzione a misure che possano comportare ricadute sulle risorse interessate.
Sulla procedura di revisione mercato corporate, la banca si è dichiarata disponibile a posticipare la realizzazione del progetto, da Dicembre 2021 a Gennaio 2022, per garantirci il prolungamento del confronto fino al 20 Dicembre.
La Banca si impegna altresì a realizzare un confronto costante e un coinvolgimento attivo delle Organizzazioni Sindacali su contenuti e obiettivi di Piano Industriale, presenti e futuri. In tal senso si svolgerà uno specifico incontro di chiarimento con i vertici aziendali, finalizzato all’auspicabile recupero di un rapporto rispettoso dei reciproci ruoli.
Gli impegni assunti dalla banca hanno sortito l’effetto di rimuovere i motivi del nostro ricorso per comportamento antisindacale.
Ci attende ora il confronto che si dovrà svolgere sulla base di un rinnovato impegno aziendale a tutti i livelli al riconoscimento del ruolo sindacale centrale e periferico.
Nondimeno, sugli effetti del prospettato nuovo Piano Industriale, abbiamo ottenuto garanzie per una tempestiva informativa sui suoi contenuti e, più in generale, per un confronto continuo sul complesso delle progettualità industriali.
Il ristabilimento di un clima disteso e costruttivo dovrà ora necessariamente passare alla prova dei fatti”.