Secondo il sindacato sono numerose le tematiche su cui discutere
SIENA. Da Cisl UST Siena riceviamo e pubblichiamo.
“In risposta all’intervista rilasciata in data 22/11/2021 da parte del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese D. Barretta, la scrivente organizzazione sindacale intende precisare quanto segue per fornire una corretta informazione all’utenza e alla città tutta.
I dati a cui fa riferimento il D.G. non sono conformi a quelli rilasciati dalla Regione Toscana precedentemente consegnati alle organizzazioni sindacali unitariamente e rischiano di rilasciare un’immagine distorta in merito alle reali potenzialità dell’Azienda. A conferma di tutto ciò precisiamo, quanto segue: condividiamo il numero della cessazione di servizio di 200 unità del comparto al 30/09 di cui 70 infermieri con un saldo in negativo di 50 infermieri, a fronte di soltanto 18 assunzioni, nonostante autorizzazione specifica regionale che indicava di recuperare il gap. A questo dato negativo va aggiunta inoltre una carenza nei ruoli amministrativi, tecnici e professionali. A ciò vanno infine associate alcune mancanze nella pianta organica della dirigenza medica, che meritano approfondimento specifico per ogni Unità Operativa. Quanto descritto costringe logisticamente i colleghi a dei ritmi lavorativi stressanti, che potrebbero mettere a rischio la professionalità del lavoratore nonché la qualità del servizio offerto all’utenza. Riteniamo inoltre inaccettabile coprire il deficit organico così marcato, tramite l’utilizzo costante dei “ tempi determinati”, che non assicurano l’acquisizione di competenze specifiche e durature; infatti il personale così assunto rapidamente, e spesso appena ne ha la possibilità, preferisce non rimanere alle nostre dipendenze, a fronte di assunzione in altre strutture a garanzia del tempo indeterminato.
Invitiamo pertanto il D.G. ad aprire un confronto su queste tematiche, che si collocano in un momento delicato per la sanità e la salute pubblica e che non possono essere lette conseguentemente esclusivamente da un punto di vista economico, ma che devono invece essere interpretate anche nel loro contenuto sociale”.