Intervento sul dibattito nato all'interno dell'area Sud Est della Sanità Toscana
SIENA. Ci dispiace come CISL entrare nel dibattito pseudopolitico nato all’interno dell’area Sud Est della Sanità Toscana, ma talvolta occorre anche per noi cercare di fare chiarezza per rendere evidente alla collettività, cosa realmente sia accaduto in questa fase dolorosa per tutto il Paese e anche per il nostro territorio.
Ciò nel rispetto di chi si è prodigato in questi mesi di emergenza in ambito sanitario, sociale ed umano, nonché nell’organizzazione del lavoro in grado di ottemperare all’emergenza Covid, senza tralasciare o penalizzare altre patologie ordinarie o straordinarie a garanzia di tutta l’utenza.
Noi siamo solo Sindacato e dobbiamo vigilare sulle strategie aziendali, sulle sue dinamiche e sulle garanzie e ricadute nei confronti del personale interessato (medici, infermieri ed operatori). Ecco perché riteniamo ingiusto accusare di egoismo e di generica inefficienza la nostra struttura ospedaliera, diffondendo, tra l’altro, numeri discutibili e tutti da dimostrare.
Questa guerra tra poveri e tra campanili (ci riferiamo in particolar modo alla struttura aretina), denota solamente che da questa triste esperienza non abbiamo capito granché; infatti qualcuno ha creduto di poter strumentalizzare tali difficoltà invece di affrontarle insieme senza appartenenze di sorta, portando avanti interessi frazionati e di mera miopia sociale.
Auspichiamo pertanto di smorzare i toni e tornare a tutelare chi soffre e chi lavora con serietà, con abnegazione e con sacrificio, nei confronti di tutti indistintamente.
LA SEGRETERIA UST CISL
LA SEGRETERIA FP CISL
LA SEGRETERIA FNP CISL