SIENA. Ancora morte sul lavoro. Non possiamo più tollerare questo scempio. Come Cisl di Siena e come Fim Cisl Toscana esprimiamo piena solidarietà alla famiglia del giovane lavoratore originario di Cortona deceduto sul lavoro. Non possiamo più accettare questa scia di sangue. L’auspicio è che quanto prima possano essere chiarite la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità.
Purtroppo, il tragico evento di oggi ha disatteso nuovamente tutti i buoni propositi di questi giorni che, come Cisl, stavamo portando avanti. La sicurezza nei luoghi di lavoro è la priorità del sindacato e deve diventarlo anche per il Paese. Da tempo diciamo che questa è diventata una vera e propria emergenza nazionale e non più rimandabile. Si lavora per vivere non per morire. Indignarsi non basta. Dobbiamo fermare questa carneficina. Per questo la Cisl si è mobilitata in queste settimane in tutti i luoghi di lavoro e nei territori con tante iniziative nelle regioni da Nord a Sud, una marcia della responsabilità funzionale ad incontrare lavoratori, cittadini, istituzioni locali, sistema delle imprese. Occorre una strategia nazionale di contrasto ai tanti infortuni e alle malattie professionali, costruendo un grande patto tra il governo, il sistema delle imprese, le organizzazioni sindacali, le regioni.
Il segretario generale Riccardo Pucci e del segretario Fim Cisl Giuseppe Cesarano esprimono cordoglio alle famiglie e affermano: “Ci adopereremo nei prossimi giorni per sollecitare le istituzioni locali e nazionali per fare in modo che tragedie di questo tipo non accadano più”.