Cento posti di lavoro a rischio in Italia ed è solo l’inizio
SIENA. Accenture, multinazionale dei servizi bancari, presente anche in Italia da diversi anni, ha deciso di spostare parte delle attività in India.
A farne le spese saranno un centinaio di lavoratrici e lavoratori italiani di BDM Spa (gruppo Base Digitale), perché le attività di retro-sportello e amministrativo-contabili, che un tempo venivano fatte all’interno di Banca MPS e Banca Widiba (la banca on-line di MPS), erano state loro affidate dal 2019 per il tramite di Accenture. E’ l’aspetto deleterio della globalizzazione: poiché Accenture ha sedi e forza lavoro in tutti i continenti, è facile spostare il lavoro dove costa meno e dove i diritti sono minimi.
In ballo oggi ci sono 103 posti di lavoro, prevalentemente nel territorio toscano di Firenze, Pisa e Siena; e occorre fugare i timori legati alla delocalizzazione in India di dati sensibili della clientela. Purtroppo troppe volte l’etica e la sicurezza restano solo buoni principi da sventolare nelle certificazioni di sostenibilità, ma vengono poi nella realtà subordinati alla massimizzazione del profitto.
In questo senso la Cisl e la Fim della Toscana chiedono un intervento urgente delle autorità preposte e del governo a difesa dei lavoratori ed a garanzia dei cittadini-clienti; occorre evitare la perdita di posti di lavoro nel nostro territorio e garantire la piena trasparenza e sicurezza a tutela dei risparmiatori italiani.
Flavia Capilli –
Ciro Recce – segretario generale Cisl Toscana