SIENA. In questi giorni torna nuovamente alla ribalta delle cronache la questione della disponibilità dei vaccini anti-Covid, complice anche il recente obbligo vaccinale previsto dal Governo ai cittadini over 50 ma soprattutto la necessità di una campagna di vaccinazione globale che coinvolga i Paesi più poveri e dei richiami vaccinali nei prossimi anni.
Il tema ci offre lo spunto per rilanciare la proposta che portiamo tenacemente avanti da più di un anno, per fare in modo che anche Siena possa contribuire fattivamente a combattere questa battaglia mettendo a disposizione uno dei più grandi stabilimenti europei in grado di produrre vaccini. E’ bene che si sappia che quando sui mezzi di informazione si parla di collaborazioni di GSK con altre aziende produttrici di vaccini anti-Covid non ci si riferisce a situazioni che porteranno novità produttive su Siena, almeno per il 2022. La GSK è una delle più grandi multinazionali del settore, che ha siti in tutto il mondo e, purtroppo, per quello che ad oggi ci è dato sapere, quelli scelti per eventuali produzioni sono molto lontani dall’essere senesi…
La GSK, con i suoi siti di Siena e di Rosia, avrebbe potuto giocare già da mesi un ruolo straordinario per la produzione, l’infialamento e il confezionamento delle dosi, ma potrebbe essere sempre in tempo. La Cgil ha presentato alle istituzioni e alle parti sociali un progetto per la costituzione di un Distretto Industriale di Scienze della Vita che qualificherebbe ulteriormente il settore biotecnologico, farmaceutico e di ricerca già presente nel nostro territorio, contribuendo anche a far recuperare a GSK Vaccini quel ritardo ed isolamento abbastanza evidente che ha raggiunto nei siti senesi, ad oggi indeboliti da scelte industriali non adeguate.
Pertanto non possiamo che continuare a proporre l’immediata partenza di questo percorso generatore di sviluppo ed occupazione, anche alla luce dei finanziamenti previsti per il Biotecnopolo Senese nel DDL bilancio.
Cgil e Filctem Cgil di Siena