Il sindacato chiede ai capigruppo di maggioranza del Comune rispetto per le dipendenti delle materne
SIENA. La maggioranza politica della nostra città questa volta ha ragione, se ci fosse una vittoria in merito al naufragio del progetto di statalizzazione degli asili del Comune di Siena, non sarebbe certo della CGIL né della UIL e della RSU, che con noi portano avanti questa battaglia sindacale a tutela del personale. A vincere sarebbe la città, ma soprattutto le lavoratrici e i cittadini che si sono uniti a loro nel difendere un’eccellenza storica senese.
All’inizio la minaccia dei consiglieri comunali di maggioranza rivolta alla nostra organizzazione mezzo stampa ci ha fatto sorridere, per il goffo tentativo di salvare la faccia alla Giunta, ma poi in realtà ci fa vergognare di essere rappresentati da chi, figure pubbliche ed istituzionali, usa toni aggressivi ed irrispettosi del ruolo sindacale, delle rappresentanze sociali, dei delegati sindacali ed offende soprattutto le lavoratrici.
Non solo, la maggioranza fa finta o proprio non conosce – anche perché forse rappresenta altri interessi – la nostra opera quotidiana a difesa dei lavoratori e dei cittadini, che in provincia di Siena rappresentiamo con orgoglio con i nostri 52.000 iscritti, nei luoghi di lavoro e nelle oltre 40 camere del lavoro dove accogliamo ogni giorno centinaia di persone.
Nel nostro territorio, dall’inizio della crisi economica del 2008 ad oggi – purtroppo accompagnata anche da quella del ‘sistema’ senese – non ci sono state grosse tensioni sociali che potevano sfociare in drammi, come è accaduto in altre realtà italiane. Questo proprio grazie al ruolo svolto dai sindacati confederali, dalle RSU e dai delegati sindacali, e grazie soprattutto alla responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici, che ringraziamo ancora una volta. Un’attività condotta quasi sempre nell’ombra, perché questo è il nostro lavoro, normale, quotidiano, e non è tanto da pubblicizzare…
L’attività sindacale al fianco delle persone è fatta di tante azioni, anche quelle più visibili come le manifestazioni e i presidi di protesta – che non sono autorizzati dall’ente che dovrebbero rappresentare i capigruppo di maggioranza, li informiamo, ma dalla Prefettura. Di solito porta a risultati concreti, incidendo sulla vita reale della gente, spesso su quella dei più deboli che cerchiamo sempre di difendere e rappresentare. Purtroppo non sempre ci riusciamo, ma noi ce la metteremo sempre tutta! La lotta spesso paga!
CGIL Siena