"Il malessere ormai dilaga tra i dipendenti proprio grazie alle scelte infauste"
SIENA. Dopo oltre otto mesi di amministrazione è giunto il momento di verificare il rispetto delle promesse elettorali della Sindaca di Siena Nicoletta Fabio in materia di personale.
Prima delle elezioni, dinnanzi alle rappresentanze sindacali del Comune, l’allora candidata del centrodestra aveva espresso piena consapevolezza del grave malessere che affliggeva le lavoratrici e i lavoratori e, a mezzo stampa, si era impegnata a perseguire obiettivi di trasparenza, meritocrazia e valorizzazione delle persone secondo le loro competenze e professionalità, “cercando di migliorare rispetto al passato e alle logiche guidate da clientelismo e personalismi”.
Anche sotto l’aspetto della gestione delle risorse umane Nicoletta Fabio prendeva le distanze dalla precedente Amministrazione, rimarcando il proprio cambio di passo rispetto all’avversario. Memori dell’asserita discontinuità, suscita stupore che la sindaca, smentendo se stessa, e a seguito di lunghissime procedure di selezione, abbia poi nominato dirigenti fedelissimi e di fiducia della vecchia Amministrazione, che erano comunque parte di quel malessere ben noto alla Fabio.
Lascia inoltre perplessi che, dopo mesi di ponderazione delle candidature e valutazione dell’esperienza e professionalità “nelle materie oggetto di incarico”, una volta selezionati i candidati, siano state ridisegnate le direzioni facendo uscire alcune di queste materie ed i relativi uffici.
Tenuto conto delle limitazioni del Comune a procedere ad assunzioni poiché è stato superato il parametro relativo alla capacità assunzionale, ci preoccupa il numero dei dirigenti non di ruolo, che sono ben 7. Infatti il numero di dirigenti a contratto, i cosiddetti ex 110, previsti nella misura del 30 per cento della dotazione dirigenziale dal Testo Unico degli Enti Locali, è stato elevato al 50 per cento grazie alla previsione del PNRR senza che siano previsti nell’organigramma dell’Ente. Ad oggi rimangono ancora da coprire le posizioni di elevata qualificazione (ex posizioni organizzative) scadute. Si è provveduto invece a prevedere gli emolumenti delle singole posizioni, non sempre rispettando il regolamento che la giunta Fabio si è formalmente data.
Dobbiamo pertanto constatare che le logiche che la politica mette in atto sono ancora le stesse della passata Amministrazione, si sceglie le appartenenze a scapito delle competenze e si mettono in un angolo ed in situazioni di assoluta marginalità delle professionalità non gradite. La politica entra perciò a gamba tesa sulle dinamiche del personale facendo il buono e il cattivo tempo.
Se, subito dopo le elezioni, le lavoratrici e i lavoratori erano fiduciosi che la situazione generale sarebbe potuta migliorare, il malessere ormai dilaga proprio grazie alle scelte infauste messe in campo.
Le lungaggini e le incertezze della riorganizzazione hanno comportato un evidente rallentamento dell’azione amministrativa e dello svolgimento delle attività ordinarie, il tempo per la giunta Fabio fugge inesorabilmente.
FP CGIL Siena