L'investimento prevede una spesa di circa 900mila euro per i 299 lavoratori
FIRENZE. Dopo quanto preannunciato alcune settimane fa, oggi (24 ottobre) è stato firmato l’accordo tra sindacati, Rsu aziendale e Regione Toscana – con Valerio Fabbiani, consigliere di Giani per le crisi aziendali – per finanziare la riqualificazione dei dipendenti dello stabilimento Beko con un investimento complessivo di circa 900mila di euro.
“Questo accordo è frutto di un lungo lavoro coordinato dall’ufficio di crisi della Regione Toscana – ha spiegato Massimo Martini (Uilm Siena) -. Si tratta di una proposta che prevede l’utilizzo del finanziamento per la formazione dei lavoratori, che sarà essenziale per la riorganizzazione del sito produttivo. La formazione non sarà generica, ma mirata: dovrà rispondere a un piano industriale chiaro che contempli il rinnovamento delle linee di montaggio, o l’introduzione di nuovi prodotti nello stabilimento, come ad esempio un’eventuale estensione della gamma dei congelatori”.
Tutti i 299 dipendenti dello stabilimento di Siena avranno accesso alla formazione, purché l’azienda presenti un adeguato piano industriale con un progetto specifico di riqualificazione del sito di Viale Toselli e che il progetto sia condiviso da sindacati e lavoratori.
“Se l’azienda decide di investire sul nostro stabilimento, i fondi ci sono, la disponibilità della Regione Toscana è evidente, e i lavoratori sono pronti a riqualificarsi. La formazione sarà cruciale, soprattutto laddove i dipendenti dovranno acquisire nuove competenze per gestire nuovi processi produttivi o nuove linee. La Regione Toscana ha sempre dimostrato di essere vicina al nostro territorio e alla nostra azienda. Anche in passato ha finanziato progetti specifici, anche se alcuni non hanno purtroppo avuto l’esito sperato. Ma oggi, con questo nuovo impegno finanziario, la Regione dimostra ancora una volta di voler sostenere lo stabilimento di Siena, e di credere nel suo futuro. Questo è un messaggio politico importante che l’azienda non può ignorare.”
Matera della Uilm RSU Beko è preoccupato: “Per noi lavoratori questo accordo rappresenta un’opportunità, ma il tempo che passa senza risposte da parte dell’azienda ci preoccupa. Non abbiamo ancora avuto modo di parlare con nessun responsabile per capire quali siano i reali obiettivi aziendali e, soprattutto, se ci sarà un futuro per il nostro stabilimento. Le condizioni ci sono tutte, ma bisogna capire cosa intende fare Beko”.
A novembre è precisto un tavolo ministeriale e il 31 ottobre è in programma un incontro con l’europarlamentare Nardella.