COLLE VAL D’ELSA. Dopo i mesi estivi ed autunnali del 2019 passati in attesa dei nuovi vertici aziendali e di qualche segnale positivo, ad oggi i 40 dipendenti della ASM non vedono ancora rinnovato il proprio contratto decentrato aziendale, come invece hanno ottenuto nel mese di aprile i loro colleghi, dipendenti del Comune di Colle di Val d’Elsa, che è azionista unico dell’Azienda Speciale Multiservizi.
“Non riusciamo a comprendere fino in fondo – spiegano la RSU FP CGIL e la FP CISL – perché il nuovo Consiglio di amministrazione nominato dal Comune 3 mesi fa, anche in assenza del Direttore, non abbia voluto concedere il salario variabile ai dipendenti ASM. La giustificazione che è stata data, cioè che l’Azienda è in perdita e non è possibile erogare il premio incentivante, non è certo esaustiva, anzi diventa inaccettabile”.
“Intanto perché nessuno ci ha spiegato – chiariscono le sigle sindacali – da dove arriverebbero, perché e chi avrebbe causato queste perdite; lo avevamo già chiesto, ma senza ricevere risposte, alla vecchia dirigenza. Ma soprattutto perché ci dovrebbero rimettere i dipendenti che hanno fatto il loro dovere rinunciando a circa 300 euro di premio annuale. Infine perché malgrado le difficoltà, il costo del gruppo dirigente (Direttore) è aumentato più del doppio rispetto al costo della vecchia dirigenza; perché non si è pensato di fare anche su questo punto una riflessione più profonda visto che chi usufruisce di queste cifre pretende di far fare sacrifici a chi prende solo le briciole?”.
“Con il passare dei mesi – sottolineano i sindacati – queste criticità si sono rafforzate, i lavoratori e le lavoratrici sono arrabbiati e delusi, e per questo vogliamo informare pubblicamente anche i cittadini colligiani che usufruiscono dei servizi, in particolare delle farmacie e delle mense scolastiche”.
“Chiediamo all’ASM di trovare una soluzione al problema del contratto decentrato – concludono la RSU FP CGIL e la FP CISL – ed una interlocuzione nuova e disponibile al confronto sulle moltissime problematiche dell’Azienda Speciale Multiservizi prima che sia troppo tardi”.