"La colonna portante dell'assistenza e della formazione sul campo dei neospecialisti, rischia di essere ulteriormente marginalizzata"
SIENA. Dal segretario aziendale ANAAO-ASSOMED Francesco Carbone riceviamo e pubblichiamo.
“A pochi giorni dall’uscita pubblica del nuovo statuto aziendale, con l’approvazione dello stesso da parte del consiglio dei sanitari e in attesa dei prossimi passaggi previsti dalla norma, alcune considerazioni sono necessarie a margine di un diffuso malcontento che si respira da anni tra le fila del medici ospedalieri del Policlinico. Certo il giudizio non é negativo sulla nuova organizzazione fortemente incentrata sui Dipartimenti, con un chiaro rapporto gerarchico al loro interno, come espresso dalla Statuto, che lascia sperare nella possibilità di governance.
Tuttavia la messa a regime di questo Piano appare a nostro avviso problematica in assenza di un adeguamento delle strutture, del personale e della equa distribuzione delle risorse a disposizione che rendono non chiare le conseguenze in termini di costi e di fattibilità. Infatti, e qui sta il nodo, ci troviamo di fronte alla creazione di numerose strutture intradipartimentali non complesse il cui costo rischia di gravare ulteriormente su un Fondo già di per se esangue nella nostra Azienda. In alcuni casi si tratta di unità funzionali dotate di personale, strutture e processi clinici che, in una Azienda ad elevata specializzazione come la nostra, potrebbero essere in tutto configurabili come Unità Operative Complesse.
D’altro canto, per esse non vi è nel documento una chiara assunzione di attribuzione di spesa da parte del Bilancio aziendale. In questo senso il nostro timore è che un ulteriore aggravio sul Fondo impedisca la possibilità di riequilibrare l’attribuzione degli incarichi professionali, fermi da anni ad un puro stato formale con tendenza stabile al ribasso anziché rappresentare l’espressione di competenze professionali reali spesso di elevata complessità. Questa situazione pesa ovviamente prevalentemente sulla componente ospedaliera dell’Azienda che, in forza di più di 400 dirigenti medici, ottiene il riconoscimento apicale di 19 strutture, a fronte di 39 UOC universitarie distribuite per i poco più di 100 medici convenzionati. Certo la parte ospedaliera può contare sui recenti ingressi di importanti professionalità, ma è eclatante la mancanza di linee di carriera sia sul piano professionale che gestionale che affligge ormai cronicamente la Dirigenza Ospedaliera dell’AOUS tagliando le gambe ad una generazione di professionisti che da sempre sono i principali garanti della Salute dei cittadini senesi. Questa situazione non può più essere tollerata ed anche i rimandi di responsabilità alle passate gestioni appaiono una insufficiente consolazione per professionisti che, con il loro impegno, non solo assolvono le loro prerogative di natura assistenziale ma spesso coadiuvano in maniera determinante l’attività di didattica e ricerca che certo, con le sue sole forze, l’Università non sarebbe in grado di sostenere.
Detto questo, L’ANAAO auspica che si possa rivedere la configurazione di alcune UOSA ospedaliere affatto complesse nella loro realtà gestionale ovvero implementare il loro costo nel bilancio aziendale, non essendo questa possibilità chiaramente esclusa dal CCNL corrente. Inoltre, parallelamente al nuovo Statuto, è necessario un preciso impegno dell’Azienda ad affrontare la questione degli incarichi professionali. Infine il nostro sindacato si aspetta che si possano individuare chiare regole di trasparenza per individuare le professionalità ospedaliere a cui affidare le funzioni gestionali di base, al fine di ritrovare in esse un elemento di selezione per creare adeguati quadri dirigenziali per il futuro. Questo potrà consentire di stabilire quell’equilibrio affermato nello Statuto ma non realizzato nei fatti, ovvero permettere di ripristinare quell’impianto motivazionale che possa garantire il funzionamento ottimale del sistema Ospedale, obiettivo questo che dovrebbe rappresentare per tutti noi l’unica stella polare”.