Quasi un milione di lavoratori ancora senza contratto di lavoro
SIENA. A 24 mesi dalla scadenza del contratto di lavoro, a pochi giorni dall’inaugurazione di EXPO 2015 e a qualche mese dal Giubileo Straordinario quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto di lavoro. Sono gli addetti delle mense, dei bar e ristoranti, delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti. Il settore del turismo, da sempre ritenuto importante a parole, ma nei fatti mai veramente valorizzato, non può prescindere dal lavoro di queste persone, che quotidianamente operano in settori strategici dell’ospitalità.
“In due anni e mezzo di trattative – spiegano Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs – le controparti hanno sempre mirato ad un solo obbiettivo: far pagare i costi della crisi unicamente alle lavoratrici e ai lavoratori chiedendo loro di pagarsi di tasca proprio il rinnovo del contratto, cedendo diritti e tutele quali ad esempio gli scatti di anzianità, i permessi individuali, la malattia. Fipe Confcommercio ed Angem si sono spinte oltre, disdettando il CCNL del Turismo, atto gravissimo e illegale che ha avuto il solo effetto di inasprire i confronti in atto”.
“Tutto ciò – proseguono i sindacati – si sta consumando nel silenzio delle Istituzioni e del Governo che quando parlano di EXPO 2015 non fanno altro che evidenziarne le straordinarie opportunità, salvo poi dimenticarsi che chi lavorerà nei padiglioni dell’Esposizione Universale lo farà senza le tutele normative e salariali che solo un contratto di lavoro rinnovato può offrire”.
Un settore, il turismo, in cui il lavoro è sempre più fragile, chiamato ora anche a dover fronteggiare il problema delle penalizzazioni introdotte dal Governo per i lavoratori stagionali dal nuovo sistema di ammortizzatori sociali (Naspi) voluto dall’Esecutivo: le continue terziarizzazioni, l’utilizzo di forme contrattuali precarie, rischiano di rendere l’offerta turistica non all’altezza di un mercato sempre più competitivo.
Per queste ragioni, per riaprire i tavoli del negoziato, per giungere finalmente ai rinnovi dei contratti, per sensibilizzare le istituzioni, per salvaguardare il reddito e la dignità di chi lavora Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILtucs hanno proclamato uno sciopero nazionale del settore turismo per l’intera giornata del 15 Aprile 2015.
Per rendere visibile la protesta sono state organizzate tre manifestazioni nazionali che si terranno a Milano, Roma e Taormina. La mobilitazione si intreccerà con la giornata di protesta globale “Global Fast-Food Workers’ Action Day” indetta dal Sindacato Mondiale del Turismo a tutela dei diritti dei lavoratori dei fast food in tutto il mondo.