Confronto serrato per la alvezza ed il rilancio dell
Nel corso dei recenti incontri, dopo ripetuti e vani tentativi di parte sindacale di definire un accordo per il contratto di solidarietà difensivo, utile al mantenimento dell’intera forza occupazionale, la Direzione Aziendale ha manifestato la non possibilità a procedere in quella strada e la volontà di andare verso la cessione di “rami” d’azienda con l’obiettivo di salvaguardare la continuità produttiva, ma legando la stessa a previsioni di volumi in linea con le richieste di mercato. Purtroppo gli indicatori del settore e l’andamento previsto nel medio – lungo periodo, prefigurano una realtà che difficilmente consentirà nei prossimi anni la rioccupazione di tutti i dipendenti.
Alla luce del quadro sopra esposto e sulla scorta di esperienze simili affrontate in altre aziende della Provincia, il 18 dicembre scorso la Fim Cisl e la RSU della Rimor sono entrati nel merito della trattativa che, pur con difficoltà, potrà consentire il mantenimento del polo produttivo e dare alla futura nuova azienda, coinvolta nella continuità produttiva, importanti strumenti.
In sintesi l’accordo prevede i seguenti punti:
-
mantenimento per i lavoratori trasferiti nella nuova realtà del Contratto nazionale metalmeccanici industria, anzianità convenzionale e vecchio inquadramento;
-
trasferimento del TFR e di tutti i ratei maturati presso la Rimor nella nuova realtà, compreso alcune voci previste oltre il Contratto Nazionale e che ammontano ad un valore di circa 180€/mese per ogni lavoratore;
-
mantenimento nella nuova azienda della quattordicesima mensilità pur con un periodo di sospensione di 5 anni nella sua erogazione;
-
diritto di “precedenza” nelle nuove assunzioni fatte dalla Newco per un periodo di 18 mesi, sei in più rispetto a quanto normalmente previsto per legge.
Nel momento in cui verrà formalmente aperta la procedura per il passaggio dei lavoratori nella Newco, il confronto dovrà prevedere la definizione dei numeri esatti dei dipendenti trasferiti e, pur sapendo che inizialmente saranno 85-90 persone, c’è l’impegno a definire un percorso di crescita all’aumentare dei volumi produttivi che possa attenuare il più possibile la perdita dei posti di lavoro.
La Fim Cisl di Siena Grosseto ritiene che con l’intesa raggiunta si sia data una possibilità di salvezza alla Rimor e, pur sapendo che l’attuale occupazione difficilmente sarà confermata, si impegnerà nei prossimi mesi affinché ci sia la massima conoscenza del piano e delle previsioni della nuova Società, sostenendo il percorso con la stipula di una nuova cassa integrazione straordinaria che, in caso di auspicabile ammissione al concordato della Rimor, potrà consentire un periodo di ulteriore accompagnamento fino al 2015 per i lavoratori, che potranno continuare ad essere legati al progetto di rilancio di questa storica azienda della Valdelsa.
