Agitazione contro il progetto di
“Vi pare possibile – commenta Lisa Barbagli, rappresentante delle guide turistiche senesi nel Direttivo Assoturismo Confesercenti Siena – che una persona sia in grado di spiegare le incisioni rupestri della Val Camonica, il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, Campo dei Miracoli a Pisa, i Prigioni di Michelangelo a Firenze, il Palio di Siena, le tombe etrusche di Tarquinia, gli affreschi di Giotto ad Assisi, la Vocazione di San Matteo di Caravaggio a Roma, il Tempio di Paestum, i mosaici di Piazza Armerina, il Duomo di Monreale e via dicendo? Personalmente sono guida autorizzata di Siena e provincia da dieci anni e di Firenze e provincia da cinque, e posso testimoniare che solo lo studio, l’approfondimento e l’aggiornamento continuo permettono di esercitare la professione in modo serio nel territorio di competenza (non a caso così circoscritto)”.
Le guide turistiche che si oppongono al progetto di riforma si chiedono in particolare a chi può giovare l’istituzione della guida turistica nazionale: “non gioverebbe alle guide – aggiunge Barbagli – che vedrebbero messo a rischio il loro lavoro e svilita la loro professionalità; non al turismo e alla cultura, perché il servizio offerto sarebbe dettato da una inevitabile superficialità; non ai nostri beni artistici, architettonici e paesaggistici, alla cui conservazione può contribuire la formazione e la conoscenza approfondita da parte di quegli operatori come le guide turistiche che tali beni promuovono”.