SIENA. Nel mese di maggio la quota di imprese dei settori industria/servizi che ha previsto di assumere nuove figure professionali si attesta al 17%, in crescita di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2022 (16%).
Sono stati 1.980 i lavoratori ricercati dalle imprese senesi per il mese di maggio, 230 in meno rispetto a maggio 2022 (-10,4%): c’è quindi un rallentamento, che segue gli ottimi risultati dei mesi scorsi, e che andrà verificato nei prossimi mesi, quelli estivi, quando potrebbe riprendere vigore la domanda in particolare nel comparto dei servizi.
Nel trimestre maggio-luglio sono previste 6.130 entrate, 670 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-9,9%), restando però al di sopra dei livelli del 2019 (5.930).
A guidare la domanda di lavoro sono i servizi in cui vengono richieste 1.430 unità lavorative (72% del totale) ed in particolare i servizi di alloggio-ristorazione e turistici (740 unità): rispetto al maggio 2022, però, mancano all’appello 360 assunzioni (-20,1%). Accusano cali vistosi i servizi alle imprese (-170 unità, -35,4%) e i servizi alle persone (-180 unità, -56,3%), mentre è sostanzialmente stabile quello turistico e ristorativo.
Al contrario, il comparto dell’industria fa segnare una domanda aggiuntiva di 130 unità lavorative rispetto al maggio 2022 (550 il totale delle assunzioni previste): poco meno di due terzi delle entrate previste provengono dall’industria manifatturiera e public utilities ed il restante terzo dalle costruzioni.
È in crescita di quasi 9 punti percentuali la difficoltà che le aziende incontrano a reperire le figure professionali da assumere: si passa dal 38,4% del maggio dello scorso anno al 47,2% di quest’anno. Per il 30% dei casi mancano proprio i candidati mentre per il resto, pur essendoci candidati, la loro preparazione viene considerata inadeguata per il profilo professionale ricercato.
Il 28,3% del totale delle assunzioni programmate sono rivolte a giovani sotto i 30 anni, sugli stessi livelli dello scorso anno.
L’8,6% delle ricerche di personale sono destinate a laureati, lo 0,3% a candidati provenienti da ITS, il 29,6% a diplomati e il 4,2% a soggetti in possesso della qualifica/diploma professionale. Al 46,5% la quota di assunzioni per le quali non viene richiesto uno specifico titoli di studio, un livello superiore al dato toscano (43,8%) ed in particolare a quello nazionale (38,4%).
Nel 18% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’82% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
I primi cinque profili più ricercati nella nostra provincia sono quelli degli “Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione”, “Personale per servizi di pulizia”, “Addetti alle vendite”, “Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela” e “Altre professioni”. Complessivamente rappresentano oltre il 51% dei profili richiesti.