SIENA. Dalla Val d’Elsa parte la richiesta formale di concertazione e di incontro, tra imprenditori, Governo e associazioni di categorie, per trovare una sintesi condivisa sulla produzione di pezzi di arredamento ispirati ai “classici”.
“Il tavolo di concertazione e di ricerca d’intesa con il Governo, esce dall’ultimo appuntamento – dice Stefano Scaramelli, direzione nazionale Pd – con le aziende toscane del settore, dislocate soprattutto in Val d’Elsa, in area aretina e fiorentina, e ha come obiettivo quello di trovare una “quadratura” all’annosa vicenda che impedisce a centinaia di imprese che operano nel settore dell’arredamento di continuare a produrre oggetti di design ispirati ai classici. Un tessuto produttivo importante che conta soprattutto aziende artigiane, la Cna, infatti, è tra le associazioni di categoria che promuovono l’incontro con il Governo, 13.500 occupati e un fatturato che sfiora i 950 milioni di euro l’anno. Durante gli incontri ho avuto modo di visitare le realtà produttive insieme ai dirigenti di Cna Siena: imprenditori e lavoratori che meritano di essere tutelati. Il tavolo di lavoro con il Governo e le parti sociali servirà a spiegare che le nostre aziende vogliono continuare a lavorare, a fare il lavoro che hanno sempre fatto, portando avanti una tradizione molto radicata nel territorio, che ha avuto importanti ricadute in termini economici e di risorse umane per tutta la Toscana”. Quella del design d’autore è una lunga storia, nata nel 2001 quando, per recepire la direttiva 98/71/Ce sul design, l’Italia modifica la legge sul diritto d’autore e decide di estendere la protezione anche alle opere di design che alla data del 19 aprile 2001 erano già diventate di dominio pubblico. Al 2001 ricorre anche il cosiddetto “periodo di grazia” che per anni concede a tutte le aziende che, sino a quel momento, avevano prodotto e commercializzato quegli oggetti, di continuare a farlo.