Dal 1° febbraio parte l'organizzazione "didattiche per ambienti di apprendimento". Primo istituto nel senese a scegliere il "metodo anglosassone"
di Raffaella Zelia Ruscitto
SIENA. E’ una scuola che cambia e che cerca nuove strategie per restare al passo con una società che si evolve e con giovani generazioni avvezze a nuovi linguaggi, a forme di apprendimento più stimolanti e dai tratti “globali”.
L’Istituto Sallustio Bandini, ormai da qualche anno, segue questa filosofia e, questa mattina, ha ufficializzato un nuovo percorso didattico. E’ la DADA, acronimo di “Didattiche per ambienti di apprendimento”. Una organizzazione di tipo anglosassone, che “siamo convinti sia l’ideale per mettere gli alunni al centro dell’attenzione e per focalizzare ancora di più l’attività sulla loro formazione globale”, ha spiegato il preside Alfredo Stefanelli.
Questo nuovo metodo organizzativo prevede una rivoluzione degli spazi scolastici: non ci saranno più aule dedicate ad una classe ma studenti che si sposteranno ad ogni cambio di ora per raggiungere aule dedicate alle diverse materie scolastiche. Le aule avranno una ubicazione divisa per dipartimenti e questo porterà alla realizzazione di “aree dedicate” alle varie discipline di studio.
Primo istituto nel senese ad attuare questo genere di organizzazione didattica, il Bandini attuerà la DADA dal primo febbraio 2024 dopo un anno di formazione che ha coinvolto la dirigenza ed i docenti.
“Esiste una rete di scuole DADA in Italia – ha raccontato Stefanelli – e, per entrare a far parte di questa rete occorre seguire corsi di formazione. Siamo stati accolti dal Liceo Labriola a Roma dove abbiamo potuto vedere il funzionamento del metodo organizzativo per poi riportarlo adeguandolo al nostro istituto. Questa nuova organizzazione responsabilizzerà molto di più i nostri ragazzi che dovranno impegnarsi per far funzionare la macchina della Dada nel migliore dei modi”.
900 armadietti nuovi dedicati agli studenti lungo i corridoi, aule rinnovate anche negli strumenti didattici e sviluppate per offrire allo studente quanto necessario per affrontare al meglio la specifica materia di studio e una “identità visiva” rinnovata, che caratterizzerà i percorsi interni all’istituto e la comunicazione con l’esterno.
Per perseguire questi obiettivi, alla Dada si è affiancata anche una nuova brochure di presentazione dei corsi dell’Istituto Bandini. Grafica completamente rinnovata grazie alle professionalità interne all’Istituto, che ha all’attivo un percorso di studi di “Grafica e digital design”.
Cinque i macro settori di studio: Turistico, Economico sportivo, Economico Giuridico, Interior design e Architettura sostenibile, Comunicazione visiva diversi per colore e disegno.
“Abbiamo voluto dare una identità visiva ben specifica – ha spiegato il professor Alessandro Panichi – per rispondere a due esigenze. La prima è l’orientamento; la seconda e la necessità di mantenere chiara la complessità e la varietà di percorsi di studio all’interno dell’Istituto Bandini. Le figure scelte sono astratte ma strettamente legate agli argomenti dei diversi corsi. Anche nella grafica abbiamo voluto seguire la divisione dei “dipartimenti”; una scelta che ci permetterà di rendere chiara anche la “segnaletica” interna agli spazi dell’istituto, necessaria allo sviluppo della DADA”.
Spese sostenute con i fondi del Pnrr, impegno di docenti e studenti (che faranno le prime simulazioni nel mese di dicembre) per una organizzazione didattica innovativa su cui il Bandini punta per rinforzare e caratterizzare la sua offerta formativa nel senese. Un tratto distintivo che già lo scorso anno si era concretizzato con l’attivazione del primo corso quadriennale RIM (Relazioni Internazionali e Marketing), confermato anche per il prossimo anno scolastico.