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“L’accordo firmato oggi – spiega il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini – rafforza le iniziative che stiamo portando avanti per favorire l’accessibilità universale nelle Terre di Siena e migliorare ulteriormente il sistema di accoglienza, verso una fruibilità del nostro territorio senza alcun limite. Un primo passo importante è stato il sito www.turismopertutti.terresiena.it, presentato nei mesi scorsi, che raccoglie tutte le informazioni su luoghi, servizi e strutture universalmente accessibili a viaggiatori con disabilità, permanenti o transitorie, ma anche a coloro che hanno particolari esigenze. La collaborazione che avviamo con questo protocollo con l’Università, e in particolare con il Laboratorio dell’accessibilità universale – aggiunge Bezzini – rappresenta un altro elemento significativo, con cui ci rivolgiamo agli operatori e ai professionisti del turismo. Da oggi, tutti i soggetti interessati potranno essere maggiormente coinvolti nelle iniziative di formazione, al fine di approfondire le norme vigenti in materia di accessibilità, diffondere buone pratiche e stimolare crescenti opportunità per vivere, visitare e apprezzare pienamente le Terre di Siena”.
“Da alcuni anni – aggiunge la professoressa Lucia Sarti – il Laboratorio dell’accessibilità universale è impegnato a promuovere il turismo accessibile come leva di marketing territoriale. Nel corso degli ultimi mesi ci siamo confrontati ripetutamente con Terre di Siena sulle strategie da adottare per tradurre concretamente gli strumenti dell’accessibilità universale in ambito turistico e abbiamo seguito con molta attenzione e apprezzato il progetto ‘Terre di Siena, turismo per tutti’. Il protocollo che viene siglato oggi rappresenta il naturale punto di arrivo di questa collaborazione e siamo certi che possa divenire anche un motore propulsivo per rendere competitivo il nostro territorio provinciale puntando proprio sul turismo accessibile. Ogni anno infatti – aggiunge la professoressa – il turismo genera tra il 5 e il 10 per cento del Pil europeo, dando lavoro a circa 10 milioni di persone, soprattutto giovani, e rappresenta uno stile di vita europeo sia per i viaggi di piacere che di lavoro. Ecco perché è importante lavorare per migliorare l’accessibilità delle informazioni e delle mete turistiche, cercando anche di superare la logica dei costi troppo elevati, perché il mercato dei ‘viaggi accessibili’ supera i 133 milioni di turisti e potrebbe generare quasi 90 miliardi di euro, con positive ricadute anche per il nostro territorio”.