Il corso di formazione è rivolto agli educatori museali e geriatrici
SIENA. Il Santa Maria della Scala è sede di un importante corso di formazione per educatori museali e geriatrici, nell’ambito del progetto regionale “Musei e Alzheimer”, che avrà inizio sabato prossimo, 7 ottobre. L’iniziativa, accolta dai Servizi Educativi del complesso museale e con una significativa presenza della Fondazione Musei Senesi, è rivolta agli educatori geriatrici e ai direttori e agli operatori dei musei delle province di Siena e di Grosseto interessati a creare percorsi specificamente dedicati alle persone affette da demenza.
Gli scopi del corso sono quelli di formare personale in grado di progettare attività quanto più accessibili per le persone con Alzheimer e di promuovere consapevolezza sull’importante contributo che la cultura e, in particolare, i musei possono dare loro in termini di inclusione sociale.
“Si tratta di un’iniziativa importante di respiro regionale – afferma l’assessora alla Sanità e al Sociale, Anna Ferretti – per la quale è stata scelta una sede autorevole e prestigiosa come il Santa Maria della Scala, luogo simbolo di cura e accoglienza per storia e tradizione. Al corso parteciperà anche il personale dell’ASP “Città di Siena” e, quindi, i benefici derivanti dall’applicazione di certe metodologie di lavoro ricadranno positivamente anche sugli ospiti delle strutture assistenziali del nostro territorio”.
L’appuntamento inaugurale, nella mattina di sabato 7, dalle 10 alle 13, sarà introdotto da Roberto Ferrari della Direzione Cultura e Ricerca della Regione Toscana, cui seguirà l’intervento della sezione senese dell’Associazione Italiana Malati di Alzheimer – AIMA e la presentazione generale dei partecipanti e dei contenuti del corso. Dopo lo workshop mattutino sul tema “Perché il linguaggio fa la differenza”, i lavori riprenderanno dalle 14 alle 17 con approfondimenti sull’Alzheimer e sulle altre forme patologiche di demenza.
Nella giornata di domenica saranno organizzati gli workshop sui temi “Difficoltà sensoriali: sfide e proposte”, “Gli approcci alle persone con Alzheimer”, “Modalità di facilitazione: ascolto e validazione” e “Modalità di facilitazione: scambio di esperienze”. Infine, lunedì mattina i tavoli di lavoro verteranno su “Pratiche di autoriflessione” e “Attività multisensoriali”, mentre nel pomeriggio il corso prevede un momento di raccolta feedback e di valutazione dei contenuti proposti.
A partire dal 23 ottobre, il corso interesserà il Museo Marino Marini di Firenze (piazza San Pancrazio) dove i partecipanti potranno osservare, in forma diretta, l’attività degli operatori nei confronti delle persone con Alzheimer.
I formatori del corso sono Cristina Bucci, curatrice dei programmi educativi del Museo Marino Marini e di altri musei fiorentini, nonché socia fondatrice dell’associazione culturale “L’immaginario” che, da anni, si è specializzata in programmi di accessibilità museale; Luca Carli Ballola, educatore in case famiglia per minori e in campi nomadi, e operante in ambito di animazione sociale, che, nel 2009, ha aperto il primo “Caffè Alzheimer” a Firenze ospite della libreria “LibriLiberi”; Chiara Lachi, storica dell’Arte ed esperta di educazione museale, responsabile del Dipartimento Educativo del Museo Marino Marini e anch’essa socia fondatrice de “L’immaginario”; Michela Mei, formatrice in tecniche di animazione per animatori geriatrici e in tecniche di comunicazione con persone affette da demenza, nonché gestrice dei “Caffè Alzheimer” alla BibliotecaNova e alla libreria “LibriLiberi” di Firenze.