ANCONA. L’obbligo di formazione per la sicurezza sancito dal D. Lgs. n. 81 del 2008 deve essere adempiuto, in primo luogo, per evitare di andare incontro a spiacevoli sanzioni molto onerose dal punto di vista economico. I datori di lavoro hanno l’opportunità di tutelare l’incolumità e la salute dei propri lavoratori garantendo una formazione adeguata a proposito dei rischi esistenti in azienda, risparmiando soldi e tempo, attraverso i corsi sicurezza sul lavoro online. Essi possono essere erogati e seguiti per mezzo di metodi didattici all’avanguardia, approfittando della modalità e-learning o della modalità blended, che abbina l’e-learning con le lezioni in aula. Si tratta di modalità di erogazione che garantiscono la piena compatibilità con le necessità dei lavoratori e dei datori di lavoro: in sostanza, i percorsi formativi vengono portati direttamente nel luogo di lavoro, visto che per accedervi è sufficiente avere un normale device connesso a Internet, come un computer o un telefono.
La modalità e-learning per i corsi di sicurezza
Vale la pena di specificare che i corsi di sicurezza che vengono erogati tramite la modalità e-learning sono totalmente validi in base agli Accordi tra Stato e Regioni, a patto che essi provengano da soggetti autorizzati e che dispongono sia di requisiti tecnici che di requisiti professionali. Occorre, in altre parole, che le piattaforme di e-learning consentano di tracciare l’attività formativa, mentre i requisiti professionali possono riguardare, a seconda dei casi, l’esperienza, il possesso di attestati o titoli di studio. In ogni caso, conviene scegliere con cura l’ente che eroga i corsi.
Le proposte di Progetto81
Progetto81, per esempio, permette di accedere a un’offerta formativa completa, e quindi regala la certezza di trovare i corsi più adatti in base alle esigenze dell’azienda. I corsi sono sviluppati e messi a punto da professionisti che hanno una conoscenza approfondita dei bisogni dei lavoratori e dei datori di lavoro. Tutti i partecipanti possono interagire non solo con i docenti, ma anche con tutor dedicati. Progetto81 ha tre sedi in Italia (in Lombardia, in Sicilia e nel Lazio), ma è operativa in tutto il territorio nazionale grazie a partner qualificati. Per saperne di più è sufficiente visitare il sito web https://www.progetto81.it/.
Che cosa succede se non viene garantita la formazione?
I soggetti che dovrebbero accedere alla formazione sulla sicurezza sul lavoro e che non ne possono fruire non vanno incontro a sanzioni: queste, infatti, devono essere pagate dal datore di lavoro o, nel caso in cui sia stato nominato, dal dirigente per la sicurezza. Per la mancata formazione dei lavoratori, è previsto l’arresto per un periodo compreso tra 2 e 4 mesi, o in alternativa un’ammenda che può arrivare fino a 6.388 euro e 23 centesimi. Lo stesso dicasi per la mancata formazione degli addetti al primo soccorso, degli addetti alla prevenzione degli incendi, dei dirigenti, dei preposti e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. La mancata formazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, invece, può comportare una sanzione superiore ai 7mila euro, e si sfiorano gli 8mila euro nel caso in cui il ruolo di RSPP venga assunto dal datore di lavoro.
Per chi sono obbligatori i corsi di sicurezza
I corsi di formazione e gli aggiornamenti relativi alla sicurezza sul lavoro rappresentano un obbligo per coloro che si vedono attribuito dal D. Lgs. n. 81 del 2008 un ruolo significativo per l’organizzazione della sicurezza. A seconda del livello di responsabilità, cambiano gli argomenti affrontati, la durata e il contenuto; altre variabili che entrano in gioco sono il livello di rischio in azienda e le mansioni che devono essere svolte. È essenziale che i corsi vengano effettuati in orario di lavoro, e che vengano pagati dal datore di lavoro. Come si è visto, è lo stesso datore di lavoro che deve pagare per eventuali inadempienze o trasgressioni.
Gli obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro è tenuto a nominare le più importanti figure che partecipano alla sicurezza e a eseguire la valutazione dei rischi, dopo la quale deve essere redatto un documento ad hoc. Compito del datore di lavoro è anche quello di pianificare il servizio di sorveglianza sanitaria e accertarsi che lo stesso venga garantito.