Tutti concordi: gli studi devono stare al passo coi tempi
CHIUSI. Il collegio docenti dell’istituto Einaudi-Marconi ha deliberato all’unanimità la richiesta di due nuovi indirizzi, per rispondere alla domanda del territorio di Chiusi e della Val di Chiana e più in generale del mercato del lavoro. Si tratta di filoni d’insegnamento che guardano a un mondo in evoluzione: meccanica, meccatronica ed energia, elettronica ed elettrotecnica.
“Come si vede – osserva dirigente scolastico dell’Einaudi-Marconi Luca Guerranti – si tratta di fornire insegnamenti più adeguati, con maggiori prospettive per i giovani che si dovranno rivolgere al mercato del lavoro”.
La presa di posizione è frutto di un tavolo di lavoro congiunto composto dai rappresentanti del Comune di Chiusi, delle associazioni di categoria (in particolare Cna, Confesercenti, Confindustria) e ovviamente dal dirigente scolastico e dagli insegnanti. Tutto ciò nella consapevolezza di migliorare una scuola che ha già una buona reputazione, che unisce il tradizionale istituto professionale per l’industria e l’artigianato con quello per geometri e ragioneri. Ora si tratta di compiere un salto di qualità nell’ambito degli istituti tecnici, dopo aver sperimentato il nuovo indirizzo di amministrazione, finanza e marketing che ha sostituito il vecchio Igea, servito a formare geometri. Quindi, meccanica, meccatronica ed energia dovrebbero consentire di affrontare l’aspetto termico della conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici di controllo e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente. Elettronica ed elettrotecnica serviranno ad approfondire competenze scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico e dell’automazione, nel campo dei materiali, della progettazione, costruzione, collaudo, gestione, di sistemi di automazione e impianti elettrici, civili e industriali. Inoltre, in questo indirizzo si dovrebbe approfondire l’aspetto dell’efficienza energetica dal punto di vista dell’utilizzazione dell’energia elettrica in ambito civile e industriale. I nuovi indirizzi, integrandosi con quello già esistente di costruzioni, ambiente e territorio, abbraccerebbero cosi tutto il settore del risparmio energetico, andando dal finanziamento, del settore finanza e marketing, già presente nell’istituto, alla produzione all’uso e alla costruzione degli edifici in cui si utilizza l’energia. Un settore, questo, in grande espansione, come dimostra il “boom” di impianti fotovoltaici sostenuto dal Comune, dalle istituzioni pubbliche e dalle banche. Soprattutto, i nuovi indirizzi avrebbero il significato di una razionalizzazione degli indirizzi e, indubbiamente, una maggiore attenzione a nuove tecnologie, evoluzione sociale ed economica che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
“Come si vede – osserva dirigente scolastico dell’Einaudi-Marconi Luca Guerranti – si tratta di fornire insegnamenti più adeguati, con maggiori prospettive per i giovani che si dovranno rivolgere al mercato del lavoro”.
La presa di posizione è frutto di un tavolo di lavoro congiunto composto dai rappresentanti del Comune di Chiusi, delle associazioni di categoria (in particolare Cna, Confesercenti, Confindustria) e ovviamente dal dirigente scolastico e dagli insegnanti. Tutto ciò nella consapevolezza di migliorare una scuola che ha già una buona reputazione, che unisce il tradizionale istituto professionale per l’industria e l’artigianato con quello per geometri e ragioneri. Ora si tratta di compiere un salto di qualità nell’ambito degli istituti tecnici, dopo aver sperimentato il nuovo indirizzo di amministrazione, finanza e marketing che ha sostituito il vecchio Igea, servito a formare geometri. Quindi, meccanica, meccatronica ed energia dovrebbero consentire di affrontare l’aspetto termico della conversione e utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici di controllo e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente. Elettronica ed elettrotecnica serviranno ad approfondire competenze scientifiche e tecnologiche di ambito meccanico e dell’automazione, nel campo dei materiali, della progettazione, costruzione, collaudo, gestione, di sistemi di automazione e impianti elettrici, civili e industriali. Inoltre, in questo indirizzo si dovrebbe approfondire l’aspetto dell’efficienza energetica dal punto di vista dell’utilizzazione dell’energia elettrica in ambito civile e industriale. I nuovi indirizzi, integrandosi con quello già esistente di costruzioni, ambiente e territorio, abbraccerebbero cosi tutto il settore del risparmio energetico, andando dal finanziamento, del settore finanza e marketing, già presente nell’istituto, alla produzione all’uso e alla costruzione degli edifici in cui si utilizza l’energia. Un settore, questo, in grande espansione, come dimostra il “boom” di impianti fotovoltaici sostenuto dal Comune, dalle istituzioni pubbliche e dalle banche. Soprattutto, i nuovi indirizzi avrebbero il significato di una razionalizzazione degli indirizzi e, indubbiamente, una maggiore attenzione a nuove tecnologie, evoluzione sociale ed economica che hanno caratterizzato gli ultimi anni.