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SIENA. L’export è da tempo diventato il motore portante dell’economia italiana e se si osserva il nostro territorio regionale sembra che il brand Made in Tuscany sia uno dei più amati del Bel Paese. Prodotti di origine antica, lavorazioni artigianali e buon cibo riescono a conquistare con successo territori esteri, anche non Europei, riuscendo a diventare una vera e propria risorsa per il territorio d’origine. Opportunità da cogliere al volo per le imprese senesi e toscane secondo exportglobalopportunities.it, società italiana di servizi esperta nell’affiancare chi per la prima volta si apre al variegato e complesso business del mercato globale, che quindi possono contare su una base solida, che può generare un indotto non indifferente.
L’economia di Siena e provincia inizia a vedere la luce dopo anni di crisi, ne sono la prova le richieste di assunzione che le aziende iniziano a fare, non solo stage o altre formule contrattuali, ma nascono necessità di stabilizzare il personale e rafforzare le figure già presenti in azienda. Si pensa anche ad inserire personale specializzato nel settore dell’export, risorse che la Export Global Opportunities ritiene fondamentali per le strategie di approccio al variegato mondo del marketing oltre frontiera, con predilezione per chi ha esperienza pregressa nella conoscenza di tecniche commerciali dei paesi dove si vuole puntare.
Tutto ciò che è fatto in Toscana viene largamente apprezzato nel mondo, ad esempio dal senese non possono che piacere i dolci, ed ecco che nascono nuovi posti di lavoro nel settore dolciario, ed in particolare si nota un aumento di ricerca di export area manager, export area manager b.u. retail, capo area, agenti, venditori, rappresentanti, ma anche pasticceri ed operatori d’azienda. Vendere la merce all’estero, ampliare gli orizzonti è la strategia migliore per far crescere anche l’economia locale, di questo sono convinti sostenitori anche gli export manager della ExportGlobal Opportunities, perchè in un mondo in continua evoluzione stare al passo coi tempi diventa complicato, a meno di avere il giusto know how per poter percorrere nuove strade del commercio.
E se il settore dolciario è capace di risollevare le sorti di una economia che per anni ha dovuto fare i conti con la reltà nazionale, stessa cosa si può dire del nostro “oro”, il vino toscano. Ad esempio il nostro Chianti è uno dei prodotto vitivinicoli più amati in tutto il pianeta, nei migliori ristoranti c’è sempre una bottiglia che dalle dolci colline senesi parte e approda in quell’angolo di New York piuttosto che a Sidney.
Alle fiere di settore il riscontro dei buyer e degli operatori è sempre positivo, oltre il 30% dei fatturati in crescita arrivano proprio dalle aziende produttrici di Chianti e di tutto il comparto, una filiera che non è fatta solo di vitivinicoltori, ma che interessa tutti dalle imprese che lavorano il vetro e chi produce i tappi per arrivare a chi crea marketing vincente per un prodotto che non ha bisogno di tante presentazioni ma che va comunque coccolato e curato al meglio. Quello del Chianti è un esempio che la Export Global Opportunities esorta a seguire, un prodotto affermato e di qualità in grado di conquistare sempre più paesi esteri, dove aumenta la domanda di prodotti altamente qualitativi, richiesta che le imprese senesi dei vari settori sono in grado di soddisfare al meglio.
Questo è quindi il momento giusto per investire nell’export, con le imprese di Siena e dintorni, in grado di portare nel mondo quella qualità che da sempre le contraddistingue, e di creare un ritorno tale che possa essere di buon auspicio per il miglioramento di tutta l’economia locale.