A Radicofani si teme molto per la chiusura dell'azienda
di Augusto Mattioli
RADICOFANI. Nubi nere si addensano sul sud della provincia di Siena, che rischia di perdere altri ventotto posti di lavoro della manifattura Cotto Ref, che opera sia a Radicofani sia all’Impruneta in provincia di Firenze. La proprietà ha comunicato la propria intenzione di mettere in mobilità i dipendenti. Il terriorio è “quantomai in difficoltà”, come sottolinea Thomas Borromeo, segretario provinciale della federazione lavoratori dei settori chimici, tessile, energia e manifatture. E’ una crisi che preoccupa dunque se si inquadra nella situazione generale del territorio amiatino, la cui economia vive da tempo in un equilibrio assai precario.
La notizia che la Cottoref potrebbe chiudere è arrivata solo ieri mattina al sindacato che già si sta mettendo in moto per trovare la strada per evitare che la decisione sia definitiva. L’azienda, che anni fa faceva parte del gruppo Montecchi, per passare poi all’attuale proprietà che l’aveva rilevata da un concordato preventivo, le sue difficoltà se l’è portate dietro da anni: i dipendenti hanno dovuto fare anche periodi abbastanza lunghi di cassa integrazione.
“Da parte nostra – aggiunge Borromeo – c’è sempre stata la massima disponibilità per far restare aperta l’azienda, soprattutto perché ci rendiamo conto dei problemi e della difficoltà della zona amiatina”. Il sindacato annuncia incontri con il sindaco Massimo Magrini, e con la Provincia per cercare di limitare i danni che la chiusura dell’azienda potrebbe provocare.
“Ufficialmente – precisa Magrin – ancora l’azienda non mi ha comunicato niente e questo mi dispiace perché da parte dell’amministrazione siamo sempre stati disponibili quando i problemi si sono presentati. In ogni caso, la questione mi preoccupa non poco, soprattutto in questo periodo di crisi, perché per molte famiglie sarebbe molto difficile andare avanti. Spero che ci siano le condizioni per evitare una decisione del genere”. Per l’occupazione di Radicofani, nella cui zona industriale sono operano circa quattrocento persone in varie attività la chiusura della Cottoref è considerata un duro colpo: “Per noi quei posti – dice il sindaco Magrini – sono davvero decisivi”.