SIENA. Resterà aperto fino al 20 novembre il bando riservato a sei studenti dell’Università di Siena per l’attivazione di tirocini curriculari, connessi alla stesura della tesi e della durata massima di sei mesi, da svolgersi nella sede della Regione Toscana a Firenze. La selezione è rivolta a iscritti alle lauree magistrali oppure ad anni successivi al terzo delle lauree magistrali a ciclo unico.
Cinque delle sei posizioni riguardano le tematiche legate al rapporto di pubblico impiego: Il progetto si pone infatti l’obiettivo di analizzare il contesto regionale in tutte le sue declinazioni (leggi, regolamenti e provvedimenti attuativi), anche in relazione alla disciplina nazionale, alla contrattazione collettiva di comparto e alla contrattazione integrativa nonché ai più recenti interventi giurisprudenziali in tema di rapporto di lavoro pubblico, diritti e doveri dei pubblici dipendenti.
La sesta posizione fa riferimento ai beni pubblici, con un progetto che mira ad analizzare la disciplina regionale in tutte le sue declinazioni (leggi, regolamenti e provvedimenti attuativi), in relazione alla disciplina nazionale e ai più recenti interventi giurisprudenziali in tema di utilizzazione e valorizzazione dei beni pubblici, beni culturali compresi, anche attraverso gli istituti della concessione, dell’affitto, della locazione, del comodato, dell’espropriazione, dell’usucapione, della pianificazione, della progettazione, della perequazione e dell’appalto.
I sei tirocini curriculari fanno parte di un progetto promosso dalla Regione Toscana, nell’ambito di un programma ministeriale del Dipartimento della Funzione Pubblica. L’Ateneo senese vi ha aderito, insieme a quelli di Firenze e Pisa, per garantire ai suoi studenti un’occasione formativa di qualità e per promuovere nuove opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Oltre ad aver diritto a un’indennità di partecipazione di 600 euro mensili, i tirocinanti potranno vedersi riconosciuti, dopo la positiva conclusione dell’esperienza, fino a un massimo di 12 crediti formativi universitari. A loro sarà inoltre rilasciata un’apposita certificazione di competenza, che potrà costituire oggetto di valutazione nell’ambito dei concorsi indetti dalla Regione.