Un incarico biennale eventualmente rinnovabile fino al termine del mandato amministrativo
SIENA. Uno specialista di comprovata qualificazione professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, in possesso di una documentata ed elevata esperienza nella gestione di istituti e luoghi di cultura. E’ questo il profilo delineato dalla Giunta, con la delibera di ieri (9 luglio) per la procedura pubblica di selezione che sarà attivata nelle prossime settimane con l’obiettivo di individuare il direttore del complesso museale del Santa Maria della Scala.
“Un’operazione che segue, in maniera coerente – commenta il sindaco Bruno Valentini – i contenuti dell’atto d’indirizzo approvato in sede consiliare nel luglio 2014, lo studio di fattibilità promosso dall’amministrazione comunale e, più in generale, il progetto di potenziamento stimolato dalle attività e dai contatti maturati grazie al laboratorio della candidatura di Siena a Capitale europea della Cultura 2019”.
Il soggetto selezionato, cui sarà conferito un incarico biennale eventualmente rinnovabile fino al termine del mandato amministrativo, opererà come interprete dell’identità e della missione del complesso museale, coerentemente agli indirizzi di politica culturale comunale, nello sviluppo del progetto scientifico e nella programmazione di iniziative, mostre ed esposizioni.
“Questa è la procedura più opportuna ed efficace – aggiunge Valentini – per l’individuazione di un professionista di alta specializzazione che sia in grado di stimolare le grandi potenzialità del Santa Maria. Con un direttore capace di sviluppare l’autonomia operativa e gestionale del complesso, quello che è uno dei simboli identitari della città e della collettività senese potrà diventare a tutti gli effetti uno degli istituti culturali di maggior richiamo a livello nazionale, grazie al patrimonio storico, artistico e architettonico di cui è costituito e che rappresenta”.
Come responsabile della gestione museale e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico, nonché garante dell’attività del museo nei confronti della comunità scientifica e della cittadinanza, la figura dirigenziale sarà chiamata a rendere sostenibile e autonomo il complesso museale, coordinandolo con il Museo Civico e il Museo dell’Acqua, e rafforzandone l’inserimento nei circuiti internazionali. Dal punto di vista delle relazioni istituzionali, dovrà curare le relazioni con gli enti preposti come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e la Regione Toscana, impegnandosi, tra l’altro, nel percorso per il trasferimento della Pinacoteca nazionale. Per quanto riguarda l’aspetto economico-finanziario delle risorse, oltre alla gestione di quelle assegnate, il dirigente dovrà dimostrare capacità manageriali ponendo in atto una strategia di ricerca di fondi e finanziamenti esterni e cercando di attivare e valorizzare le sinergie tra pubblico e privato. Sul fronte dell’accessibilità del complesso, infine, dovrà sviluppare linee migliorative della messa in sicurezza e per il pieno recupero dei locali e degli spazi secondo i contenuti e i principi della “Carta Canali”.