SIENA. Una task force di 24 operatori per riconoscere la presenza del cancro del cipresso e anche per seguire i processi di risanamento e abbattimento delle piante che ne sono colpite. Sono stati formatiù in un apposito corso della Provincia di Siena in collaborazione con il consiglio nazionale delle ricerche al quale hanno partecipato tecnici della stessa Provincia, dei comune della comunità montane., liberi professionisti e cooperative ed aziende agroforestali che operano nel senese. Da tempo in provincia di Siena si sta lavorando per fronteggiare la malattia del cipresso, un’ infezione che nella terminologia scientifica è detta Seiridium cardinale l’agente patogeno del cancro corticale del cipresso diffuso in tutta l’area del bacino mediterraneo che si manifesta in primavera e autunno con delle pustole nere sui rami e sulle galbule della pianta.
Il contrasto al cancro del cipresso nel senese si fa con il progetto Cypmed, che prevede un lavoro di selezione dei cloni resistenti a questo patogeno. Un lavoro che può risultare però insufficiente se non correlato alla lotta diretta del cancro sulle piante presenti nel territorio. Perciò, anche il Servizio bonifica della Provincia di Siena, con il contributo della Regione toscana, ha sviluppato un progetto di lotta diretta al cancro del cipresso attraverso il risanamento delle piante colpite dal fungo. Il progetto prevede la potatura delle porzioni di chioma colpite, la distruzione e l’allontanamento del materiale di risulta, e nei casi in cui l’attacco sia stato particolarmente vigoroso, la sostituzione della pianta colpita con un clone resistente:lo stesso intervento messo in atto per i cipressi di Bolgheri