SIENA. Qual è il corretto inquadramento diagnostico-terapeutico di un bambino con infezioni ricorrenti delle vie urinarie? Questo uno dei temi al centro del convegno organizzato dalla UOC Pediatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese che si terrà sabato a partire dalle ore 8, nell’aula 13 del Centro Didattico dell’Ospedale Santa Maria alle Scotte. Responsabile scientifico del workshop è il professor Salvatore Grosso, direttore della Pediatria dell’ospedale senese: “Le infezioni delle vie urinarie rappresentano le infezioni più frequenti in età pediatrica dopo quelle delle vie aeree. La loro incidenza nei bambini che si presentano al Pronto Soccorso con febbre superiore a 38,3°C – spiega il professor Grosso – è pari al 7,5%. Il rischio di Infezione delle vie urinarie sotto gli 11 anni di età è maggiore nelle femmine rispetto ai maschi: 3% contro 1,1% e talora le infezioni possono mostrare tendenza a recidivare, in particolare in caso di malformazioni delle vie urinarie e alterazioni vescico-sfinteriche. In questi casi – conclude il direttore della UOC Pediatria delle Scotte – sono necessari periodi, anche lunghi, di profilassi antibatterica urinaria”. Nel workshop si porrà anche l’attenzione, insieme ai medici della Chirurgia Pediatrica, il professor Mario Messina e il dottor Giovanni Di Maggio, sul come affrontare una idronefrosi, ovvero una dilatazione del bacinetto renale e talora dei calici renali, dovuta ad un ristagno di urina. Una sessione del convegno infine è dedicata alla sindrome di Alport, una condizione genetica caratterizzata dalla progressiva perdita di funzione renale ed uditiva, nei confronti della quale l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese è centro di riferimento a livello nazionale.