Luigi Lerose a "I Venerdì del Pendola"
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SIENA. Le tecniche e gli strumenti per imparare on line le lingue dei segni straniere tramite la LIS (Lingua Italiana dei Segni). E’ questo il tema al centro del quinto appuntamento con “I Venerdì del Pendola”, ciclo di incontri con personalità sorde organizzato da Mason Perkins Deafness Fund con il patrocinio della Provincia di Siena, dell’Asp “Città di Siena” e dell’Ens – Sezione Provinciale di Siena. Ad illustrarlo domani, venerdì 22 marzo, alle 15 (via Tommaso Pendola, 37, Siena, ingresso libero), sarà Luigi Lerose, linguista responsabile dell’area Lingua e Cultura di Mason Perkins Deafness Fund.
Esistono molti siti in cui è possibile approfondire la conoscenza delle diverse lingue dei segni straniere, come la British Sign Language (BSL) e l’International Signs (IS), ma sono ancora pochissimi quelli in cui le lezioni si tengono esclusivamente nelle lingue dei segni dei diversi paesi, senza fare ricorso alla lingua parlata. L’intervento di Lerose illustrerà alcuni progetti europei, che vedono tra i partner anche la Siena School for Liberal Arts con il suo Deaf Studies Department, dedicati proprio alla realizzazione di siti in cui l’insegnamento delle lingue dei segni straniere avviene utilizzando la LIS, la Lingua Italiana dei Segni.
Con l’incontro con Luigi Lerose si avvia a conclusione il calendario de “I Venerdì del Pendola”, ciclo di appuntamenti con personalità sorde di livello internazionale che, partito lo scorso novembre, si propone di contribuire a tenere alta l’attenzione su identità, lingua e cultura sorda stimolando una riflessione sulla sordità che investa non solo la comunità sorda ma anche quella udente, così da favorire il dialogo e il confronto.
“I Venerdì del Pendola” proseguiranno venerdì 19 aprile con la poesia in Lis della poetessa Lucia Daniele, che guiderà la platea in un suggestivo percorso alla scoperta di questo linguaggio. Ultimo appuntamento, venerdì 17 maggio, con Sanzio Antionioni, ingegnere, che approfondirà il ruolo della tecnologia come strumento di accessibilità e supporto didattico, esplorandone le ripercussioni sulla vita sociale e formativa dei sordi.
Tutti gli incontri, ad ingresso libero e gratuito, si tengono presso la sede di Mason Perkins Deafness Fund, in via Tommaso Pendola, 37, a Siena, dalle 15 alle 17. Per garantire la piena accessibilità, ad ogni appuntamento sarà fornito un servizio di interpretariato Lis-italiano.
Per maggiori informazioni: info@mpdfonlus.com
Luigi Lerose
Luigi Lerose è laureato in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Padova (2003-04). Nel 2012 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Linguistica LIS presso l’Università di Klagenfurt (Austria). Ha insegnato la Lingua dei Segni Italiana nelle università (Trieste, Venezia, Napoli, Verona, Bologna) e in vari enti istituzionali (ENS, ENAIP, ANFFAS, Siena School for Liberal Arts). Si occupa prevalentemente di linguistica e grammatica in LIS, delle tecniche d’insegnamento della LIS e della vita sociale delle persone sorde in Italia (storia e cultura) e tiene numerosi interventi in convegni e seminari, sia in ambito nazionale che regionale. E’ consigliere responsabile dell’area Lingua e Cultura di Mason Perkins Deafness Fund.
I venerdì del Pendola – I prossimi appuntamenti
19 aprile
Lucia Daniele, poetessa
La poesia in LIS
Lucia Daniele è nata a Torino il 23 ottobre 1972 da genitori entrambi sordi ed ha un fratello, anch’esso sordo.La sua carriera artistica è iniziata per caso. Nel lontano 1992 è entrata come attrice nella compagnia teatrale Maschera Viva di Torino, diretta dal regista Corrado Gallo. Da quel momento è rinata in lei la passione per la recitazione, che l’ha fatta apprezzare sia in Italia che in Europa grazie al suo dolce e coinvolgente carisma e alla sua intensa ed emozionata espressività, non solo a teatro ma anche attraverso le sue poesie, le sue canzoni, i suoi balletti e le altre sue performance. Lucia ha recitato non solo con artisti sordi, ma anche con compagnie teatrali composte da artisti udenti. Nel ’96 ha creato la poesia in Lingua dei Segni Italiana, ma solo studiando all’estero e confrontandosi con autori di respiro europeo ed extra-europeo ha compreso a pieno il valore e la ricchezza della poesia in LIS.Grazie al proprio entusiasmo ed ai propri successi, Lucia è riuscita a promuovere e diffondere in Italia i suoi insegnamenti per condividere con altre persone, siano esse udenti o no, le tecniche per conoscere, comprendere e produrre poesia in LIS. Ha vinto diversi premi di poesia e di canzoni in LIS ai festival teatrali del Sordo in Italia.
17 maggio
Sanzio Antonioni, ingegnere
Tecnologia informatica nella scuola e nella vita dei sordi
Sanzio Antonioni è un ingegnere informatico che lavora nel settore Ingegneria in Iveco a Torino. Nato Modena nel 1973, ha frequentato l’istituto per sordi “T. Pellegrini” di Modena. E stato borsista Mason Perkins Deafness Fund alla Gallaudet University.
La Mason Perkins Deafness Fund
La Mason Perkins Deafness Fund nasce nel 1985 per favorire il benessere, la formazione, lo sviluppo del potenziale dei bambini sordi e sordo ciechi. L’obiettivo è quello di lavorare per costruire un ambiente positivo e stimolante che focalizzi l’attenzione sulle potenzialità del bambino sordo piuttosto che sul suo deficit uditivo.
La Mason Perkins Deafness Fund è attiva su più fronti: il sostegno diretto alla formazione di giovani sordi anche attraverso il finanziamento di borse di studio, l’impegno per rafforzare la loro rete di sostegno attraverso la formazione specializzata di tutte le categorie professionali che lavorano nel campo della sordità (interpreti di lingua dei segni, assistenti alla comunicazione, educatori sordi,docenti e ricercatori), la vocazione per una piena diffusione della Lingua dei Segni Italiana (Lis) come presupposto essenziale per promuovere la conoscenza della cultura sorda, salvaguardare la dignità e favorire l’integrazione delle persone sorde.
Tre ambiti di attività diversi ma complementari – l’educazione, l’interpretariato, la lingua e la cultura – che insieme concorrono allo sviluppo di un ambiente di vita e di lavoro accogliente e stimolante in cui, dall’infanzia all’età adulta, la persona sorda sia integrata e valorizzata per le sue potenzialità piuttosto che penalizzata in ragione della sua sordità.
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