Il racconto di una mamma che ha partecipato al corso promosso dall'associazione culturale pedagogica "La Formica"
Il corso di telaio è stato per me una rivelazione. Non immaginavo che un’attività così antica potesse essere così ricca e complessa. Ad esempio, è stato inaspettato l’impegno nella progettualità: prima di cominciare bisogna avere un’idea precisa di quello che si vuole realizzare, quindi si traccia uno schemino con le misure esatte, ma non ero preparata a questo, abituata a prendere il pennello e dare sfogo all’immaginazione…. così all’inizio mi sono sentita molto insicura. Dopo questa parte “matematica e architettonica” abbiamo proseguito con la montatura dell’ordito.. sempre peggio! E conta i centimetri e conta i fili, sempre più nell’attenzione e nella concentrazione, ma quando si inizia a tessere, mi chiedevo? Eppure quella bellezza di lane che giravano sui tavoli, di gomitoli che rotolavano, di risatine e di racconti, mi alleggerivano e potevo sentire che mi stavo arricchendo di qualcosa di nuovo. Un altro aspetto che mi ha colpito in maniera impressionante è stata l’ingegnosità dell’invenzione: in fondo si tratta di qualche bacchetta, un pezzo di legno con una forma che ricorda un pettine e un po’ di corda… ecco fatto il telaio! Ma come siamo stati bravi noi umani! Ho poi scoperto che dal telaio è nato il computer! In particolare dal telaio Jaquard che funzionava con una scheda perforata che riportava il modello della trama del tessuto che si voleva realizzare. Ho pensato che bisognerebbe inserire nei curricula del corso di laurea in informatica qualche ora di telaio, aiuterebbe molto gli studenti! E forse avvicinerebbe anche qualche giovane con inclinazioni artistiche… e forse chi un giorno progetterebbe i nuovi media sarebbe un persona più consapevole…
Ma finalmente, dopo l’ultima, e la più difficoltosa, prova di pazienza che è stato il tensionamento dei fili di ordito, ho cominciato la mia tessitura. Non riesco a descrivere l’emozione che mi nasceva dentro man mano che vedevo la mia tela. Vedevo sotto i miei occhi nascere come uno sbocciar di maggio (anzi, di marzo…) il frutto dell’attenzione, della concentrazione, della pazienza, misto alla bellezza dei colori e al profumo della lana. E più andavo avanti, più mi entusiasmavo, e più toccavo il mio pezzo di tela per sentirne il tensionamento, più continuavo ad accarezzarlo. Anche ora che lo guardo mi piace toccarlo. E’ stato un corso davvero appagante.
Grazie a maestra Viviane e al suo sorriso, grazie a tutte le mie compagne di corso per aver condiviso con me un’esperienza così bella!
Angela Caronna
mamma di Adele
L’Associazione Culturale Pedagogica “La Formica” (www.rslaformica.it) nasce nel 1998 dall’iniziativa di un gruppo di genitori, educatori e persone sensibili alle tematiche educative e culturali.
Si tratta di un’Associazione a Promozione Sociale, che opera senza fini di lucro.
L’Associazione si occupa di sostenere e diffondere la pedagogia steineriana ed è riconosciuta dalla Federazione Italiana Steiner – Waldorf.
Scopo dell’Associazione è offrire alle famiglie opportunità di arricchimento culturale, sociale e pedagogico, per sostenere la crescita e l’educazione dei bambini.
Dalla sua creazione, l’Associazione ha proposto numerose attività, laboratori artistici e conferenze di approfondimento per dare la possibilità a tutti di conoscere un modo diverso di imparare a crescere.
Nel 2001 ha fondato l’Asilo Casa del Sole per bambini da 3 a 6 anni e nel 2006 la Libera Scuola Michelangelo per il ciclo Elementare-Medie.