Il corso tenuto dal pianista Giachero e dal chitarrista Nannetti inizia il 4 dicembre
Il Corso, tenuto da due docenti-musicisti di grande esperienza sulle tecniche di improvvisazione jazzistica, il pianista Alessandro Giachero e il chitarrista Roberto Nannetti – avrà luogo nelle aule del Siena jazz, nella Fortezza Medicea di Siena, a partire dal prossimo 4 dicembre e terminerà a giugno 2011. I due musicisti sono stati scelti per le loro molteplici esperienze personali che abbracciano non solo i principali linguaggi jazzistici, ma anche territori stilistici diversi come quello classico, etnico, popular e contemporaneo. E’ riservato ad un numero massimo di 30 allievi ed è specifico per gli strumenti ad arco, con un numero limitato di posti riservati anche a flauto, oboe, corno e fagotto. I termini di iscrizione al Corso sono fissati per il 30 novembre, limite massimo entro il quale è possibile far pervenire le domande. La selezione degli aspiranti allievi avverrà sulla base dei curricula.
L’obiettivo del Corso è quello di avvicinare i musicisti provenienti da un percorso di studi classico alla pratica dell’improvvisazione tipica del linguaggio jazzistico, e approfondirla con strumenti non ortodossi al jazz, in cui, però, la pratica improvvisativa era di uso comune fino al ‘700. Questo perchè certi strumenti che sembrerebbero non tradizionalemnte destinati al jazz sono invece entrati ormai nell’uso comune di molti degli attuali progetti musicali contemporanei.
<< Il Master è solo la punta di diamante di una serie di progetti simili a questo, con cui vogliamo rilanciare la nostra attività didattica – spiega Franco Caroni, presidente della Fondazione Siena Jazz – La nostra istituzione è nota in tutto il mondo, perchè all’avanguardia per le opportunità di formazione professionale che offre ai suoi allievi, per la qualità dei docenti che insegnano da noi e per le collaborazioni che ha costruito negli anni con le più importanti istituzioni jazzistiche e musicali europee e americane >>
Il corso si articola con la costituzione di due gruppi d’archi “aperti”, con l’eventuale aggiunta di alcuni strumenti a fiato. Sarà organizzato anche un momento collegiale con la formazione di un Laboratorio d’orchestra che sintetizzerà il lavoro svolto con un progetto monografico da presentare al saggio finale del Master in aggiunta al lavoro dei due gruppi. A questi due momenti di pratica strumentale si affiancheranno le altre due materie fondamentali del Master, Tecniche dell’improvvisazione jazz ed Armonia jazz, con lo scopo di sviluppare le conoscenze teoriche specifiche da applicare sullo strumento per una migliore realizzazione dei progetti orchestrali previsti nel corso.