Le previsioni del Centro Studi Legacoop Toscana sono positive
FIRENZE. Sono 1045 le cooperative attualmente associate a Legacoop Toscana, per un valore della produzione complessivo di circa 9 miliardi di euro e più di 46.000 occupati nel 2014. Per l’anno passato la produzione più alta si rileva nelle cooperative di consumatori (5,3 miliardi euro di valore di fatturato, in calo dello 0,5% nel primo semestre 2015, conseguente una forte politica di contenimento dei prezzi), seguite dai dettaglianti con oltre un miliardo e mezzo, in crescita del 3,5%, e con un forte sviluppo della rete. Buone le performances della crescita delle cooperative di servizi e sociali, che registrano rispettivamente un incremento del valore della produzione del 10,5% e dell’8,3%. Le cooperative sociali in maggiore crescita sono quelle che si rivolgono alla fascia più anziana della popolazione e all’infanzia, venendo incontro a bisogni a cui il settore pubblico non sempre riesce a sopperire. Nei servizi, il mondo cooperativo si sta orientando con successo nella ristorazione e nel facilities, con una sempre maggiore offerta nella logistica e nel settore ambientale. Risultati positivi anche per il comparto agroalimentare, in crescita di quasi 3 punti percentuali, mentre è in flessione della stessa percentuale il settore costruzioni. Complessivamente la tendenza alla ripresa si fa sentire per il primo semestre 2015, che registra un incremento del valore della produzione dell’1%, rispetto alla perdita dell’1,1% del 2014 sul 2013.
Questi alcuni dei dati presentati questa mattina da Legacoop Toscana ed elaborati dall’Ufficio Studi di Legacoop Toscana. Il dato più rilevante emerso dalla ricerca “Fatturato e occupazione nelle cooperative di Legacoop Toscana” è quello relativo all’occupazione in previsione per l’anno in corso: dall’analisi di un campione considerato fra le cooperative più significative della Toscana – 90 cooperative associate a Legacoop che nel triennio 2012-2014 hanno superato i 5 milioni di fatturato – si rileva un aumento degli occupati di 3,2 punti percentuali, a fronte di un incremento della disoccupazione a livello regionale.
Fra gli occupati, come fra i soci lavoratori, è particolarmente rilevante la presenza di giovani e donne, anche nelle cariche più importanti. Il mondo cooperativo si sta infatti orientando ad azioni rivolte a gestire il contesto di crisi, concentrando l’attività su settori non tradizionali, come ambiente ed ecologia, energie rinnovabili, welfare, agroindustria.
Nei comparti agroalimentare, servizi e sociale si assiste inoltre ad una tendenza verso processi di fusione ed accorpamento, che le imprese cooperative intraprendono nell’ottica di adeguarsi, anche a livello dimensionale, alle sfide del mercato. I numeri parlano di 30 fusioni in Toscana dal 2010 alla fine del 2014, che hanno coinvolto più di 70 cooperative di Legacoop e circa 6.000 lavoratori.