SIENA. “Confcommercio è a disposizione delle imprese per rispondere a tutti i chiarimenti legati alle procedure utili per gestire l’inserimento del TFR in busta paga”. E’ infatti già pubblicata la legge che norma la possibilità di inserimento del TFR dei dipendenti in busta paga prevista già in sede di Legge di Stabilità nel mese di dicembre 2014.
“Questa – spiega Confcommercio – è stata una delle novità più discusse della Legge di Stabilità 2015. Non c’era una richiesta specifica da parte di soggetti sindacali o altri, anzi, ma il Governo ha voluto introdurre la facoltà per i lavoratori di richiedere la corresponsione del TFR maturandolo direttamente in busta paga. Lo spirito della legge – continua l’associazione – è stato quello di aumentare il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti per un periodo compreso tra quello di paga decorrente da marzo 2015 ed il 30 giugno 2018, ovvero alla conclusione di questa legislatura. Naturalmente non si tratta di un meccanismo automatico. Occorrerà infatti una specifica richiesta ed il possesso di alcuni requisiti da parte del lavoratore”.
“Il modello per la richiesta è stato pubblicato in allegato alla normativa di riferimento – fa notare l’associazione – Con l’impegno richiesto l’azienda sarà obbligata a corrispondere la quota di TFR mensile maturata, che verrà sottoposta a tassazione ordinaria e non alla tassazione separata tipica del trattamento fiscale del TFR”.
“Siamo perfettamente consapevoli della particolarità e della complessità della materia – conclude l’associazione – In questo senso ci siamo adoperati e ci adopereremo per essere a disposizione delle aziende. L’obiettivo è quello di fornire tutti i dettagli delle norme per la gestione del TFR. Altro campo di intervento è quello relativo all’accesso ai finanziamenti agevolati, specifici per questa fattispecie, le cui modalità sono state definite nell’accordo tra i Ministeri dell’Economia e delle Finanze, del Lavoro e l’ABI lo scorso 25 marzo”.