Il trattamento economico generale è regolato dalla contrattazione nazionale
“Il trattamento economico generale è regolato dalla contrattazione nazionale e non da quella integrativa. Comprendiamo e condividiamo lo sconcerto – dichiara l’Amministrazione Comunale – di una categoria di lavoratori costretta a subire le scelte di un Governo che li ha messi in una condizione di forte disagio non certo determinato da scelte di questa Amministrazione ma dal decreto legge 150 del 2009, decreto Brunetta, e dalla legge 122 del 2010”. Secondo il parere della Corte dei Conti proprio sull’applicazione di tale legge e in merito alla spesa per il personale “gli aumenti consentiti non devono complessivamente superare il tetto fissato dalla legge, cioè il 3,2%. Detti aumenti devono essere considerati in riferimento al trattamento retributivo complessivamente inteso”, e si stabilisce “la possibilità di risorse aggiuntive per la contrattazione decentrata integrativa di natura variabile a decorrere dal 31 dicembre 2008, a valere per il 2009, nel limite massimo di incremento dell’1,5%”. Risorse che, si specifica, per loro natura variabile non possono essere utilizzate per attribuire incrementi fissi e continuativi. “Non si comprende quindi – prosegue l’Amministrazione – il perché di certe richieste al tavolo locale che non è forse quello più idoneo. Questa Amministrazione non può con risorse di bilancio finanziare ulteriori progressioni orizzontali, tantomeno per tutti e senza che mai siano stati assunti accordi in tal senso, incrementare il Fondo Fap e dare altre forme di incentivazione che sono fuori dagli attuali schemi contrattuali. “Quello – dice l’Amministrazione – che possiamo fare lo abbiamo fatto, tanto che al termine del mese di novembre saranno pagate, nella misura consentita, le progressioni economiche orizzontali e gli incentivi. Inoltre, come ufficializzato anche in una apposita delibera, abbiamo proposto ai Sindacati un accordo programmatico di durata triennale per adeguare i regolamenti comunali, armonizzare gli orari, rivedere l’organizzazione complessiva e stabilire una serie di parametri anche per la salvaguardia del Fondo Risorse Stabili attraverso azioni in grado di liberare risorse da destinare, laddove possibile, a eventuali nuove progressioni. Su questo non abbiamo ricevuto risposta se non dichiarazioni che parlano genericamente di ‘risposte insufficienti da parte dell’Ente alle richieste legittime dei lavoratori’. E’ incomprensibile del resto anche la posizione dichiarata sull’esternalizzazione di certi servizi che in realtà replicano la stessa modalità gestionale del 2009”.
“In un contesto socio-economico delicato come quello che stiamo attraversando abbiamo fatto scelte precise, pur mantenendo attenzione e tutele nei confronti del personale. Nella gestione – conclude l’Amministrazione – delle risorse di bilancio, che subiranno tagli di circa 3 milioni di euro in due anni sempre per effetto del Governo, abbiamo scelto di privilegiare il supporto al sistema sociale, di investire nella scuola, di mantenere il sostegno alle categorie svantaggiate, di garantire servizi, di potenziare e rafforzare il Comune attraverso l’ingresso di nuove persone e la loro stabilizzazione nel complesso mondo lavorativo”.