I commenti improntati alla soddisfazione, ma è "un punto di partenza e non un traguardo"

ROMA. È stato firmato questa sera (14 aprile) al Mimit l’accordo (il preliminare era stato approvato dall’88% dei lavoratori) con Beko

La firma dei sindacalisti
Erano presenti il ministro Adolfo Urso, la sottosegretaria Fausta Bergamotto, i sindacati Fiom, Fim e Uilm, il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, il presidente della Regione Eugenio Giani e la presidente della Provincia, Agnese Carletti.
L’accordo prevede la chiusura dello stabilimento di Siena alla fine del 2025, l’acquisizione del sito da parte di Invitalia con il Comune di Siena e l’avvio di un processo di reindustrializzazione.
I lavoratori potranno aderire a un piano di incentivi all’esodo, ricevendo un’indennità di 90.000 euro lordi, se lasceranno volontariamente l’azienda entro dicembre 2025, oppure optare per una cassa integrazione conservativa della durata di 24 mesi, accompagnata da un contributo una tantum di 15.000 euro lordi.
Il commento di Agnese Carletti, presidente della Provincia
“Guardiamo a questo accordo con senso di responsabilità come conseguenza della volontà espressa dai lavoratori. Un protocollo che, tuttavia, non è un traguardo, ma un punto di partenza in quanto non rappresenta la soluzione al tema del mantenimento del lavoro sul territorio senese che, per le istituzioni, deve rimanere centrale.
Grazie all’incessante lavoro svolto dai lavoratori e dai sindacati in questi mesi sia nel tavolo di coordinamento della Provincia hanno trovato riunito al loro fianco tutto il territorio, dai sindaci dei Comuni fino alla Regione Toscana, dalle Università alle categorie alla Camera di Commercio, la vertenza ha indubbiamente trovato un’evoluzione diversa rispetto a come era stata avviata.
La Provincia di Siena, come fatto fino ad oggi e nel rispetto delle sue competenze, continuerà a fare la propria parte, vigilando sull’attuazione dell’accordo e soprattutto sul processo di reindustrializzazione favorendo, attraverso lo strumento del tavolo di coordinamento, eventuali interlocuzioni con soggetti che dovessero mostrarsi interessati ad investire sul territorio”.
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, afferma: “E’ stato siglato oggi un buon accordo. Ma considero questa importante tappa non un punto di arrivo, bensì di partenza”.
“L’acquisizione da parte di Invitalia dello stabilimento – ha proseguito Giani – conferma che abbiamo fatto bene a non arretrare mai dalla convinzione che Siena dovesse mantenere un sito industriale. Ringrazio il Governo per l’impegno, l’attenzione e il lavoro svolto”.
“Adesso – ha proseguito Giani – la partita e il lavoro non si fermano ma si spostano sulla ricerca e l’individuazione di un investitore che abbia le energie e la volontà di presentare un piano di reindustrializzazione dello stabilimento. La Regione seguirà attentamente ogni passaggio accompagnando un percorso che vogliamo si concluda con un solo risultato: che a Siena questo sito torni a dare lavoro e occupazione” .
“Grande soddisfazione per l’accordo siglato oggi a Roma con tutte le parti coinvolte: un risultato importante, che premia il costante impegno dell’amministrazione comunale, in prima fila su tutti i fronti. Abbiamo lavorato con determinazione, in stretto raccordo con il Governo, per garantire un futuro produttivo e occupazionale al nostro territorio e tutelare i lavoratori di Beko. Adesso al lavoro per la reindustrializzazione”, ha dichiarato Nicoletta Fabio, sindaco di Siena.