La discussione tra azienda e sindacati sulla quattordicesima del 2011
TORRITA DI SIENA. Giancarlo Tavanti della FIOM CGIL Siena firma un comunicato sindacale in cui sottolinea la situazione di agitazione alla Sammy Export.
“Bufera sindacale alla Sammy Export di Torrita, dove i lavoratori, in risposta alle intenzioni dichiarate dall’Azienda di non voler riconoscere dal prossimo anno la quattordicesima mensilità ed altre voci fisse della busta paga, hanno proclamato lo stato di agitazione. L’Azienda – che produce accessori metallici per calzature – ha proposto di trasformare questa parte di retribuzione in premi per obiettivi a salario variabile, soluzione che i lavoratori non hanno ovviamente accettato in quanto si tradurrebbe nella rinuncia di un salario ad oggi garantito da accordi sindacali risalenti ad oltre vent’anni fa in cambio di importi economici totalmente incerti. I 38 lavoratori attualmente occupati hanno proposto viceversa all’Azienda un confronto serio e costruttivo teso al raggiungimento di un migliore livello di competitività tramite la risoluzione dei problemi esistenti connessi all’organizzazione del lavoro e al miglioramento della qualità del prodotto.
“Bufera sindacale alla Sammy Export di Torrita, dove i lavoratori, in risposta alle intenzioni dichiarate dall’Azienda di non voler riconoscere dal prossimo anno la quattordicesima mensilità ed altre voci fisse della busta paga, hanno proclamato lo stato di agitazione. L’Azienda – che produce accessori metallici per calzature – ha proposto di trasformare questa parte di retribuzione in premi per obiettivi a salario variabile, soluzione che i lavoratori non hanno ovviamente accettato in quanto si tradurrebbe nella rinuncia di un salario ad oggi garantito da accordi sindacali risalenti ad oltre vent’anni fa in cambio di importi economici totalmente incerti. I 38 lavoratori attualmente occupati hanno proposto viceversa all’Azienda un confronto serio e costruttivo teso al raggiungimento di un migliore livello di competitività tramite la risoluzione dei problemi esistenti connessi all’organizzazione del lavoro e al miglioramento della qualità del prodotto.
Stimolo che i dipendenti si aspettano sia quanto prima accolto da parte aziendale”.