“La capacità di gestione del credito e della tecnologia continuano ad essere leve più rilevanti della sola dimensione”. E’ questa la convinzione espressa da Victor Massiah, amministratore delegato di Ubi Banca il occasione della partecipazione, a Cuneo, alla prima riunione operativa del nuovo Consiglio Generale della Fondazione Crc.
Una presenza, quella di Massiah e del Vice Presidente di Ubi Roberto Nicastro, avvenuta di persona, mentre altri membri del board della banca orobica, quali la Presidente Letizia Moratti e i Consiglieri di Amministrazione Francesca Culasso e Ferruccio Dardanello, si sono collegati da remoto.
L’incontro rimarca il legame tra il vertice di Ubi Banca e la Fondazione Crc, suo storico principale azionista con una quota del 5,91%, attualmente superata dalla partecipazione del fondo Parvus asset mangement che detiene il 7,93%.
Un asse di intenti, quello tra Cuneo e Bergamo, tanto più rilevante nella prospettiva di un arrocco per resistere all’offerta di Intesa Sanpaolo.
Formalmente però la posizione sulla materia è che “il Cda potrà esprimersi solo dopo aver ricevuto formalmente l’offerta, attesa per la prima decade di giugno”, secondo quanto riferito da una nota della Fondazione Crc rilasciata dopo la riunione.
“Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati della prima trimestrale 2020, particolarmente apprezzati dai consiglieri della Fondazione e dal mercato, che delineano una banca in ottima salute, che ha saputo rispondere tempestivamente alla crisi e che saprà giocare un ruolo da assoluto protagonista nella fase di ripartenza, a fianco del sistema Paese”, commenta Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione Crc.
Fonte MarketInsight