Tim ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi da servizi pari a 3,7 miliardi (-6,6% a/a), mentre i ricavi totali si sono attestati a 4,0 miliardi (-8,4% a/a), impattati dalla riduzione dell’affluenza nei negozi durante il lockdown.
L’Ebitda organico di Gruppo è stato di 1,8 miliardi, (-7,5% a/a), grazie al risparmio di costi che ha in parte compensato la riduzione dei ricavi.
Il risultato netto reported attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 560 milioni (+239% a/a), beneficiando della riduzione di ammortamenti, oneri finanziari e tasse, oltre alla plusvalenza netta contabilizzata a seguito della fusione di INWIT con Vodafone pari 441 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo si è ridotto di oltre 923 milioni da fine 2019 e di 1,8 miliardi rispetto al 31 marzo 2019, attestandosi a 26,7 miliardi, ovvero 21,7 miliardi su base after lease.
Tim ha concesso l’esclusiva ad un consorzio guidato da Ardian Infrastructure e partecipato da Canson Capital Partners per l’acquisizione di una quota di minoranza nella holding che deterrà la quota di TIM in INWIT.
Prosegue inoltre la negoziazione in esclusiva con KKR per la valorizzazione della rete fissa passiva.
In Brasile continuano le trattative per l’acquisizione del business mobile di OI da parte di TIM e Telefonica. Avviato infine il processo di selezione di partner per TIM Live nell’espansione della rete in fibra.
(segue approfondimento)
Fonte MarketInsight