
Il report del mercato del lavoro del mese di maggio, uscito inaspettatamente meglio delle attese, lancia gli indici americani verso i record di fine febbraio.
I listini continuano a scommettere su una veloce ripresa dell’economia successiva al lockdown per il virus e proseguono la loro marcia inarrestabile.
Nell’ultima seduta della scorsa ottava, il Dow Jones avanza del 3,2%, lo S&P500 del 2,6% ed il Nasdaq del 2,1%. Più cospicuo il balzo del Russell 2000 (+3,5%) che raggiunge quota 1.500 punti con un guadagno del 50% dai minimi del 23 marzo.
Scivola ancora il VIX (-5%) a quota 24,5 punti.
Il Nasdaq ha sfiorato venerdì il suo massimo storico ed è ora in rialzo del 9,3% da inizio anno, mentre il Dow Jones è ancora sotto di cinque punti percentuali.
Malgrado il tasso di disoccupazione ufficiale rimanga ad un livello esageratamente elevato, pari al 13,3%, il bilancio della scorsa settimana a Wall Street è stato molto brillante. Nello specifico, il Dow Jones è salito del 6,8%, lo S&P500 del 4,9% ed il Nasdaq del 3,4%.
Tutti gli undici settori dello S&P500 hanno chiuso in netto rialzo con l’energia (+7,3%), gli industriali (+3,7%) ed i finanziari (+3,7%) in particolare evidenza.
Nuovo rimbalzo dei rendimenti obbligazionari che guadagnano undici punti base sulla scadenza decennale salendo fino allo 0,92%, massimo dal 24 marzo, mentre il trentennale si apprezza di dieci punti base raggiungendo l’1,72%.
Inarrestabile la marcia del petrolio che si apprezza del 5,7% a quota 39,5 dollari al barile.
Sul mercato valutario, il dollaro interrompe la serie negativa risalendo a 1,129 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight