
Il dato dei prezzi al consumo del mese di luglio negli Stati Uniti, risultato inferiore alle attese, mette le ali ai listini domestici con gli indici che proseguono il rally.
Nel dettaglio, il Russell 2000 guadagna il 2,9% al pari del Nasdaq , S&P500 e Dow Jones rispettivamente il 2,1% e l’1,6%.
Volano tutti i titoli tecnologici indistintamente con rialzi in media superiori al tre per cento. In evidenza i titoli delle società croceristiche con progressi tra il nove ed il dodici per cento.
VIX in deciso ribasso (-9%) a quota 19,75 punti.
Rendimenti obbligazionari ancora invariati sulla scadenza decennale a quota 2,79%, ma recuperano il gap di dodici punti di discesa al 2,67% subito dopo il dato.
Giornata senza lode per la gran parte delle materie prime. Discreta performance del petrolio che guadagna oltre un punto e mezzo percentuale risalendo al di sopra dei 92 dollari al barile.
Anche i metalli preziosi tentano un nuovo allungo, in scia alla debolezza del dollaro, ma terminano senza grandi variazioni di rilievo con l’oro che comunque resta al di sopra dei 1.800 dollari l’oncia.
Sul mercato valutario il dollaro accentua la fase di debolezza perdendo una intera figura 1,032 nei confronti della moneta unica ed a quota 132,5 rispetto allo yen.
Fonte MarketInsight