Partenza positiva per gli indici americani che cercano di prendere velocità in attesa della riunione della Federal Reserve.
La Banca Centrale conferma gli obiettivi di tassi bassi fino al 2024 e di perseguire un livello di inflazione più elevato, temi ben noti ai mercati azionari ma che non hanno entusiasmato ieri Wall Street.
Il listino tecnologico (-1,3%) ha chiuso vicino ai minimi intraday trascinando al ribasso anche lo S&P500 che ha ceduto mezzo punto percentuale. Poco sopra la parità il Dow Jones (+0,1%).
In controtendenza sia il Russell 2000 (+1,7%) che il VIX, il quale avanza di un punto mezzo percentuale a 26 punti.
Tra le “big caps”, Facebook cede oltre il tre percento, la peggiore performance tra i cinque titoli FAANG.
Mercato obbligazionario poco condizionato dalle dichiarazioni di Powell con il rendimento del Tbond che sale di un punto base allo 0,69%.
Tra le materie, forte balzo del petrolio che guadagna oltre cinque punti percentuali, risalendo poco al di sopra della soglia psicologica dei 40 dollari al barile, in scia a scorte domestiche ben inferiori alle attese.
Oro ed argento chiudono invece invariati dopo una partenza positiva penalizzati anche dal rafforzamento del dollaro a 1,18 rispetto alla moneta unica, dopo la conferenza di Powell.
Fonte MarketInsight