L’incremento dell’inflazione a livelli più elevati da quasi trent’anni non spaventa i listini domestici che riparto con decisione al rialzo.
Lo S&P500 (+0,5%) mette a segno un nuovo massimo storico, il Nasdaq avanza dello 0,8%, superando dopo oltre un mese la soglia dei 14.000 punti. Amazon e Tesla salgono del due per cento, Microsoft e Google oltre l’uno per cento con quest’ultima che mette a segno il nuovo massimo storico. Trai i big, in calo solo Apple (-0,8%).
Più modesto il progresso del Dow Jones (+0,1%), mentre scende il Russsel 2000 dello 0,7%.
VIX in crollo verticale del dieci per cento a quota 16 punti.
Ancora un calo dei rendimenti obbligazionari con la scadenza decennale che cede altri quattro punti base al 1,44%.
Tra i metalli preziosi, oro ed argento ripartono al rialzo e chiudono, ma solo a fine seduta, poco al di sopra delle resistenze psicologiche rispettivamente a quota 1.900 e 28 dollari l’oncia.
Il petrolio parte in calo ma torna al di sopra dei $70 nel finale con un rialzo di mezzo punto percentuale.
Sul mercato valutario, il dollaro si rafforza fino a 1,216 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight