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Si ferma il rialzo delle ultime sedute con il Nasdaq che mette a segno l’ennesimo record intraday superando addirittura quota 10.500 punti, ma chiudendo in calo dello 0,9%.
Più marcata la discesa degli altri listini con l’S&P500 che cede l’1,1%, il Dow Jones l’1,5% ed il Russell l’1,9%. VIX in rialzo del cinque per cento a quota 29,6 punti.
Il mercato annulla in partenza le perdite iniziali, mettendo a segno nuovi massimi di periodo, ma poi perde smalto ed iniziano le prese di beneficio che proseguono durante la giornata con la chiusura sui minimi intraday.
Al di là, infatti, di funzionali prese di profitto, Wall Street ha subito la recrudescenza dei contagi e la nuova chiusura di attività negli stati economicamente più rilevanti che rischia di compromettere la solida ripresa che il mercato già sconta.
Dieci degli undici settori dello S&P500 hanno chiuso ieri in calo, con l’eccezione dei consumi durevoli (+0,9%).
In netta flessione il settore dell’energia (-3,2%) e dei finanziari (-1,3%), trascinati da Goldman Sachs ed American Express che cedono entrambe oltre quattro punti percentuali.
In discesa anche le compagnie aeree con United Airlines che cede il 7,6%.
Tra le materie prime, il petrolio perde lo 0,7% ma rimane al di sopra dei 40 dollari al barile.
Prima chiusura dell’oro sopra i 1.800 l’oncia dal settembre 2011, mentre l’argento termina in parità e continua il rally del rame.
Sul mercato obbligazionario rendimenti in calo con il Tbond che cede quattro punti base allo 0,65%.
Infine, sul mercato valutario il dollaro recupera parte della flessione delle sedute precedenti e sale a 1,128 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight