Wall Street parte in modo incerto e rischia di soccombere a metà seduta quando tutti gli indici principali toccano i minimi intraday cedendo oltre mezzo punto percentuale con il Nasdaq che arriva a sfiorare la soglia psicologica dei 15.000 punti, prima di rimbalzare.
Seduta condizionata anche dalla pubblicazione del dato delle vendite al dettaglio del mese di agosto che, per quanto deludente, esce migliore del previsto e comunque positivo rispetto a luglio. Sul mercato pesa anche il timore per un possibile default del gigante cinese immobiliare Evergrade, i cui bond sono stati sospesi ieri dalla negoziazione, per i rischi di un effetto a catena su altre società insolventi e non solo cinesi.
Il bilancio finale termina con il Nasdaq ed il Russell 2000 in rialzo dello 0,1%, mentre il Dow Jones e lo S&P500 cedono entrambi lo 0,2%.
VIX in rialzo del tre per cento a 18,7, ma in flessione rispetto al balzo iniziale fino a 19,7.
Prosegue la lenta risalita dei rendimenti sul mercato obbligazionario in rialzo di altri tre punti base sulla scadenza decennale al 1,33%.
Giornata da dimenticare, invce, sia per i metalli preziosi che per diversi altri metalli depressi dalla forza del biglietto verde che sale a 1,177 nei confronti della moneta unica.
Oro ed argento lasciano sul terreno due e tre punti e mezzo percentuali rispettivamente, mentre il rame quasi tre.
Giornata volatile anche per il petrolio il quale, a metà seduta, si allinea al crollo delle altre materie prime arrivando a cedere l’uno e mezzo per cento, ma recupera nel finale tornando a quota 72,5 dollari al barile.
Fonte MarketInsight