Wall Street evita un ulteriore affondo mostrando per la seconda volta in tre settimane una buona tenuta sui 4.300 punti dello S&P500 i quali, una volta perforati ad inizio seduta, innescano un discreta reazione di tutti gli indici principali ad eccezione del Russell che chiude invece in calo dello 0,6%.
Andamento diverso per Nasdaq, S&P500 e Dow Jones che terminano tutti in verde rispettivamente dello 0,5%, 0,4% e 0,3% e sui massimi della giornata dopo aver recuperato un gap iniziale superiore al punto percentuale.
In evidenza alcuni titoli tecnologici tra i quali Microsoft e Nvidia che avanzano entrambi oltre due punti percentuali cercando di annullare i cali delle sedute precedenti.
Ancora in picchiata il produttore di vaccini Moderna che cede un altro otto per cento arrivando a sfiorare i 300 dollari con un crollo di quasi il 40% rispetto ai massimi assoluti di poche settimane addietro.
VIX praticamente invariato (-1%) in chiusura a 21,20 punti dopo un balzo iniziale che sfiora i 25.
Sul mercato obbligazionario prosegue la risalita dei rendimenti con la scadenza decennale che guadagna altri due punti base al 1,52% dopo aver toccato un picco intraday fino al 1,55%.
Tra le materie prime, il petrolio tenta invano il primo assalto a quota 80 dollari al barile, livello dal quale viene respinto e, complice anche la pubblicazione del dato settimanale delle scorte domestiche superiori alle attese, cede il due per cento chiudendo a $77,5.
Sul mercato valutario, nuova brusca ed inattesa accelerata del dollaro che risale fino a 1,154 nei confronti della moneta unica.
Fonte MarketInsight